Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

UN CASO RARO DI AORTITE INFETTIVA

Amato Filippo Padova (Padova) – Azienda Ospedaliera Universitaria Di Padova | Mainardi Chiara Padova (Padova) – Azienda Ospedaliera Universitaria Di Padova | Meneghin Samuele Padova (Padova) – Azienda Ospedaliera Universitaria Di Padova | Graziano Francesca Padova (Padova) – Azienda Ospedaliera Universitaria Di Padova | Licchelli Luca Padova (Padova) – Azienda Ospedaliera Universitaria Di Padova | Famoso Giulia Padova (Padova) – Azienda Ospedaliera Universitaria Di Padova | Cacciavillani Luisa Padova (Padova) – Azienda Ospedaliera Universitaria Di Padova | Pergola Valeria Padova (Padova) – Azienda Ospedaliera Universitaria Di Padova

L'aortite è un processo infiammatorio che interessa la parete arteriosa. Esistono forme infettive e non, mentre le forme non infettive possono essere legate ad arteriti dei grandi vasi, nel caso delle forme infettive si presentano come una complicanza rara, ma temibile dell'endocardite infettiva. In questo caso le specie patogene maggiormente interessate sono batteri gram positivi quali streptococchi ed enterococchi. Un paziente di 81 anni, iperteso, con fibrillazione atriale permanente, pregressa sostituzione valvolare aortica con bioprotesi Intuity 27 mm per stenosi severa nel 2016, pregressa embolia polmonare nel 2021, accedeva in pronto soccorso per oliguria ed edemi declivi ingravescenti a Dicembre 2022. I parametri emodinamici all’ingresso erano stabili. Eseguiva ecocardiografia transtoracica che evidenziava una vegetazione a carico della bioprotesi aortica di circa 2 cm con lieve stenosi e trascurabile rigurgito intraprotesico. Eseguiva quindi angio TC cerebrale e toraco-addominale con evidenza di multipli esiti trombo-embolici a carico dei vasi splancnici, del rene e della milza.  Il paziente veniva quindi sottoposto ad ecocardiografia transesofagea che evidenziava presenza di vegetazione a carico della bioprotesi con diametri di 12×12 mm; si riscontrava inoltre dilatazione aneurismatica del bulbo aortico con presenza, sia anteriormente che posteriormente alla parete, di ispessimento di cica 1 cm che si estendeva fino alla giunzione sino-tubulare. La degenza del paziente veniva inoltre complicata da quadro di subocclusione intestinale senza indicazione chirurgica urgente. Il caso del paziente veniva discusso collegialmente e si decideva, alla luce dell'elevato rischio di ischemia intestinale (legato all'occlusione trombo-embolica dei vasi splancnici) di non sottoporre il paziente ad intervento cardiochirurgico. In una recente pubblicazione di case report con review della letteratura sono stati riportati 12 casi, tutti trattati chirurgicamente, di cui 2 sono deceduti. Il nostro paziente non potendo essere sottoposto a terapia chirurgica rappresenta il primo caso trattato con sola terapia medica. Il paziente ad oggi è ancora ricoverato, in condizioni emodinamiche stabili, con una prognosi a lungo termine comunque sfavorevole.