Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Miocardite associata a campylobacter jejuni: un raro trigger batterico di miocardite acuta.

Ruffino Enrico Cuneo (Cuneo) – Ao Santa Croce E Carle | Coppini Lucia Cuneo (Cuneo) – Ao Santa Croce E Carle | Ferraro Ilenia Cuneo (Cuneo) – Ao Santa Croce E Carle | Giordana Francesca Cuneo (Cuneo) – Ao Santa Croce E Carle | Coletta Giuseppe Cuneo (Cuneo) – Ao Santa Croce E Carle | Desalvo Paolo Cuneo (Cuneo) – Ao Santa Croce E Carle | Baralis Ilaria Cuneo (Cuneo) – Ao Santa Croce E Carle | Talenti Alberto Cuneo (Cuneo) – Ao Santa Croce E Carle | Rossini Roberta Cuneo (Cuneo) – Ao Santa Croce E Carle |

Introduzione: La miocardite acuta è un’importante causa di dolore toracico nel giovane, con potenziali complicanze aritmiche ed emodinamiche acute e possibile evoluzione in cardiomiopatia infiammatoria cronica.

Si riconoscono plurimi trigger, le infezioni batteriche sono raramente associate a miocardite nei pazienti immunocompetenti.

Case report: Una donna caucasica di 22 anni si è presentata in PS per dolore toracico puntorio esacerbato dal respiro, presente da alcune ore, senza febbre. Insorgenza da 4 giorni di diarrea e sintomi gastroenteritici (GI). Il dolore è riferito come identico a un precedente episodio miocarditico acuto senza chiaro trigger, avvenuto 1 anno prima. Il padre aveva anche lui presentato miocardite alcuni mesi prima.

E’ stata sottoposta a routine ematica con evidenza di picco di troponina HS 8000 ng/L, PCR 82mg/L. All’ ECG ritmo sinusale e sopraslivellamento ST anterolaterale, concavo, massimo 2 mm. All’ ecocardiografia normali dimensioni, spessori, cinesi regionale biventricolare, non versamento. All’ RMN evidenza di edema e late gadolinium enhancement (LGE) subepicardico inferolaterale. La RMN precedente, a 6 mesi dalla pregressa miocardite, non mostrava LGE né edema.

Avviata terapia antiinfiammatoria empirica con rapido beneficio. Per persistenza dei sintomi GI, eseguiti filmarray fecale e coprocoltura, positivi per Campilobacter Jejuni, trattato con Azitromicina 500 mg/die per 3 giorni.

A completamento, in considerazione della ricorrenza dell’evento e della familiarità nel padre, è stato programmato test genetico per escludere hot phase di cardiomiopatia aritmogena.

Discussione: fino all’ 80 % delle miocarditi acute presenta un trigger infettivo. Il recente consensus del 2020 sconsiglia la sierologia virale routinaria salvo in sospetto di patogeni specifici. In letteratura il C. Jejuni è riportato come trigger di svariate malattie infiammatorie, compresa la miocardite acuta. Suggeriamo di indagare la presenza di tale batterio nelle feci in caso di sintomi GI attivi e l’aggiunta di terapia antibiotica mirata in caso di infezione batterica attiva.  Case report precedenti in cui si effettuava la ricerca di virus gastrointestinali hanno escluso coinfezione virale in corso di miocardite indotta da Campylobacter, supportandone il ruolo causale e non di innocent bystander.