Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

STORM ARITMICO INCESSANTE, TRATTATO EFFICACEMENTE MEDIANTE VENTRICOLOPLASTICA

Magnano Roberta Pescara (Pe) – Ospedale Santo Spirito, Pescara | Testa Sabrina Pescara (Pe) – Ospedale Santo Spirito, Pescara | Cappelli Clelia Pescara (Pe) – Ospedale Santo Spirito, Pescara | Pezzi Laura Pescara (Pescara) – Ospedale Santo Spirito | Occhiuzzi Enrico Avezzano (Aq) – Ospedale San Filippo | Di Marco Massimo Pescara (Pe) – Ospedale Santo Spirito | Forlani Daniele Pescara (Pe) – Ospedale Santo Spirito | Duronio Gino Pescara (Pe) – Ospedale Santo Spirito | Verrengia Elvira Pescara (Pe) – Ospedale Santo Spirito | Vitulli Piergiusto Pescara (Pe) – Ospedale Santo Spirito | D’Alleva Alberto Pescara (Pe) – Ospedale Santo Spirito Pescara | Gallina Sabina Chieti (Ch) – Università Chieti-Dipartimento Di Neuroscienza Imaging E Scienze Cliniche | Paloscia Leonardo Pescara (Pe) – Ospedale Santo Spirito Pescara

Lo storm aritmico è un’emergenza caratterizzata da instabilità elettrica cardiaca che porta a molteplici episodi di aritmie ventricolari sostenute in un breve lasso di tempo. I pazienti sono affetti da molteplici comorbilità che richiedono interventi multidisciplinari per raggiungere una stabilità clinica. La genesi della tempesta aritmica comporta una complessa interazione tra un substrato aritmogeno predisponente, fattori scatenanti, sistema nervoso autonomo e comorbilità del paziente. La terapia con farmaci antiaritmici gioca un ruolo chiave ed ha dimostrato di essere associata a una riduzione significativa delle recidive di TVS. L’ablazione transcatetere nei pazienti refrattari alla terapia farmacologica ha dimostrato di ridurre le recidive aritmiche, gli shock dell’ICD e migliorare la sopravvivenza cumulativa nel tempo dei pazienti. In letteratura sono riportati rari casi di refrattarietà dello storm aritmico trattati mediante ventricolo plastica allo scopo di escludere la scar. Presentiamo il caso di un uomo di 62 anni, razza caucasica, affetto da cardiopatia ischemica cronica ad evoluzione ipocinetico-dilatativa portatore di CRT-D, diabetico, obeso, dislipidemico, sottoposto a multiple rivascolarizzazione percutanee.  Inviato presso il nostro nosocomio, da un ospedale periferico per storm aritmico refrattario a terapia antiaritmica massimale trattato con multipli DC shock interni ed esterni. Durante il ricovero il paziente veniva sottoposto a SEF e tentativo di ATC risultata inefficace nei giorni successivi per recidiva di numerosi episodi di TVS. In considerazione del quadro clinico e della refrattarietà alla terapia, si decideva di eseguire esame coronarografico che riscontrava subocclusione del 1°ramo diagonale trattata mediante impianto di stent medicato. Alla ventricolografia, si confermava la presenza di severa formazione pseudoaneurismatica rifornita a livello della parete anteriore del ventricolo sinistro. Si decideva di trasferire il paziente presso la Cardiochirurgia per eseguire intervento di ventriculoplastica. Nei giorni successivi il paziente veniva sottoposto ad intervento attraverso esclusione dell’aneurisma mediante patch in pericardio in CEC. Procedura priva di complicanze.  All’ecocardiogramma di controllo ventricolo sinistro dilatato con severa disfunzione ventricolare sinistra con esiti di esclusione di aneurisma cardiaco. Nei giorni successivi, il paziente non ha presentato ulteriori episodi aritmici