Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Paziente con Sindrome Coronarica Cronica: Utilizzo dell’Imaging Multimodale per una corretta diagnosi e trattamento

Formigli Dario Benevento(Benevento) – AORN San Pio, UOC Cardiologia UTIC con Emodinamica Interventistica | Luongo Angelo Benevento(Benevento) – Centro Gammacord-SannioTAC | Franco Vitangelo Benevento(Benevento) – AORN San Pio, UOC Cardiologia UTIC con Emodinamica Interventistica

Nell’ambito delle SCC la Cardio TC permette di discriminare con quasi certezza i pazienti con assenza di malattia. In caso di positività all’esame le caratteristiche della placca permettono di stratificare il rischio di sviluppo di eventi futuri. Nei casi dubbi è necessario ricorrere ad una strategia di Imaging Multimodale per la corretta diagnosi.

Presentiamo il caso di un uomo di 63 anni iperteso e dislipidemico che ha iniziato a presentare da qualche mese episodi di astenia associati a tachicardia e costrizione al giugulo dopo assunzione dell’usuale terapia con calcio-antagonista. Con una probabilità pre-test del 26% è stata richiesta una Cardio TC che ha evidenziato una placca fibrosa non calcifica (Immagine 1) a livello della Circonflessa media inducente una stenosi moderata (Cad-Rads 3). Il paziente è stato sottoposto a coronarografia che ha confermato tale lesione evidenziandone anche una analoga a valle della prima. (Immagine 2) La valutazione OCT ha mostrato: placca prossimale di 7 mm eccentrica a carattere fibroso con evidenza di multipli strati intimali (placca Healed) nel suo terzo distale e con evidenza ai due terzi prossimali di flap medio-intimale coinvolgente tre quadranti (270°), con attuale endotelio integro e presenza di neo-angiogenesi; MLA 2.33 mm2 e AS 70%. Quadro compatibile con dissezione spontanea del vaso guarita. (Immagine 3) La placca successiva di 12 mm concentrica ( coinvolgimento a 360° del vaso), a componente prevalentemente lipidica con presenza di macrofagi e CF di 60 microgrammi; MLA di 2.3mm2 a AS 72%. Quadro compatibile con placca ad alto rischio. (Immagine 4)

Si è deciso di impiantare uno stent medicato 3.5x26mm eseguendo una PCI OCT guidata con MSA finale di 7,62 mm², espansione dello stent 81%, assenza di dissezioni agli edge e placca all’edge distale residua con MLA di 7,6 7,62 mm². (Immagine 5)

Conclusioni: le placche Healed sono più frequenti nei pazienti con SCC e rappresentano una placca complicata da ulcerazione medio-intimale successivamente guarita mediante neo-endotelizzazione. Alla Cardio TC si presentano come placche fibrose non calcifiche con una densità intermedia espressa in Unità Hounsfield ma la diagnosi di certezza si ha solamente utilizzando una metodica di Imaging Intravascolare (nel caso presentato l’OCT). Il paziente presentato dopo aver ripreso la sua usuale terapia anti-ipertensiva ad un follow-up di 30 giorni si presenta asintomatico.