Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P84

LA DENERVAZIONE RENALE NELL'IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE: ESPERIENZA DEL NOSTRO CENTRO

E. De Vita, E. Laurenzano, S. R. Asparago, B. Petruziello, C. Quirino, A. Ranauro, B. Villari
OSPEDALE FATEBENEFRATELLI, OSPEDALE FATEBENEFRATELLI, OSPEDALE FATEBENEFRATELLI, OSPEDALE FATEBENEFRATELLI, OSPEDALE FATEBENEFRATELLI, OSPEDALE FATEBENEFRATELLI, OSPEDALE FATEBENEFRATELLI

Introduzione: La procedura di denervazione renale (RDN), rappresenta un’alternativa innovativa nei pazienti con ipertensione arteriosa resistente, in aggiunta a terapia medica e cambiamenti dello stile di vita. In questo documento presentiamo la nostra esperienza presso il reparto di Cardiologia dell’Ospedale “Fatebenefratelli di Benevento” dove  sono state eseguite 19 procedure efficaci di RDN. Metodi: : presso l’Ospedale “Fatebenefratelli di Benevento” sono state eseguite 19 RDN in pazienti con ipertensione arteriosa resistente (definita come mancato controllo di valori pressori con tre o più farmaci di cui un diuretico). E’ stata valutata l’efficacia a lungo termine della tecnica comparando le rilevazioni di pressione arteriosa con holter delle 24 ore prima e dopo la RDN (follow-up medio 12 mesi). I pazienti, inoltre, hanno effettuato una valutazione clinico-strumentale sia prima della procedura che alla visita di follow-up. Risultati: dalle analisi dei dati raccolti è emersa una riduzione significativa di pressione arteriosa sistolica, media (p-value<0,001) e diastolica (p-value=0,001). La variazione media è stata per la pressione sistolica di -13 ± 8, per la pressione diastolica -7 ± 7 e per la media di -11 ± 9. La procedura è stata portata a termine in tutti i pazienti senza complicanze periprocedurali e post-procedurali. Durante i 12 mesi di osservazione non sono stati segnalati eventi cardiovascolari fatali o non fatali, ricoveri o morte per tutte le cause. Conclusioni: Nella nostra esperienza la denervazione renale è stata una procedura sicura ed efficace nel ridurre la  pressione arteriosa e la quantità di farmaci assunti in pazienti ad alto rischio cardiovascolare con ipertensione arteriosa resitente. Sarà necessario confermare il mantenimento dei benefici sulla riduzione dei valori pressori mediante un follow up più lungo.