Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

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L'ESTRAZIONE DI ELETTROCATETERI COME PROCEDURA SALVAVITA IN CORSO DI SHOCK SETTICO

A. Dentico, A. Ferrieri , G. Epicoco, R. Troccoli, F. M. Carretta, C. D'Agostino, D. M. Carretta
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI – AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI – AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, UNIVERSITÀ CAMPUS BIO-MEDICO DI ROMA, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI

Introduzione Con l’aumento di centri d’impianto e delle relative procedure sono aumentate le complicanze associate all’impianto di pacemaker e defibrillatori. L’estrazione transvenosa di elettrocateteri, procedura salvavita in presenza di sepsi o shock settico, è la migliore terapia per le infezioni di elettrocateteri in quanto la sola terapia medica non è efficace nell’eradicare l’infezione. Metodo Nel maggio 2021 è stato inviato presso la nostra U.O. dal PS aziendale un paziente di 61 anni per FA ad elevata risposta ventricolare sintomatica. Il paziente nel 2014 era stato sottoposto ad impianto di ICD per cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva risultata essere poi cardiomiopatia infiltrativa amiloidosica. L'ETE segnalava FE 30%, trombosi a stampo di auricola sx e dx e vegetazioni su elettrocatetere. Pur essendo il paziente apiretico, gli esami di laboratorio evidenziavano leucocitosi neutrofila ed incremento degli indici di flogosi. Le emocolture seriate risultavano invece negative. Tuttavia, per l'insorgenza di stato settico, su parere dell’infettivologo è stata impostata terapia antibiotica e TAO. La PET TAC confermava un'infezione lungo il decorso degli elettrocateteri. Per un progressivo miglioramento clinico, il paziente è stato avviato ad un ciclo di riabilitazione cardiologica. Sei giorni dopo, per insorgenza di iperpiressia e shock settico, il paziente è stato intubato per IRA e trasferito d’urgenza in rianimazione. Per l’insorgenza di MOF da sepsi su base endocarditica, è stata posta indicazione a procedura di estrazione. Risultati Effettuata l'estrazione si è riscontrato un immediato miglioramento sia delle condizioni cliniche sia dei parametri di laboratorio. Infatti il giorno successivo si è potuto procedere all’estubazione. Gli esami di laboratorio hanno evidenziato una progressiva normalizzazione degli indici di flogosi e della leucocitosi e l’ETE ha confermato l’assenza di vegetazioni e materiale trombotico in auricola. Il paziente, apiretico, è stato inviato a riabilitazione cardiologica per completare il ciclo di antibiotico-terapia e, successivamente, a domicilio con Life Vest. Dopo rivalutazione cardiologica ed in assenza di segni di sepsi, si è proceduto a reimpianto controlaterale di ICD. Conclusioni In accordo con le linee guida e la letteratura, l’estrazione degli elettrocateteri costituisce, nonostante i potenziali rischi connessi alla procedura, la vera terapia risolutiva nelle infezioni dei dispositivi.