Intriduzione: Studi randomizzati controllati hanno dimostrato un tasso più elevato di trombosi di stent bioriassorbibili (BVS) di prima generazione (Absorb; Abbott Vascular, USA) rispetto allo stent a rilascio di farmaco di seconda generazione. Attualmente, con indicazioni limitate, sono disponibili altri BVS (NGB) di nuova generazione (Magmaris; Biotronik AG, Svizzera e DESolve; Elixir Medical Corporation, USA). I risultati a lungo termine nel mondo reale di tali dispositivi sono limitati. Metodi e risultati: Nel nostro centro dal 27/09/2012 al 28/08/2018 in una coorte di 277 pazienti sono stati impiantati in totale 259 dispositivi BVS e 191 NGB (120 Magmaris e 71 DESolve). L'endpoint primario di efficacia era un end point composito di rivascolarizzazione della lesione target (TLR) e infarto miocardico della lesione target (TLMI), l'endpoint primario di sicurezza era la trombosi dello scaffold (ScT). A un follow-up mediano di 83 mesi (intervallo interquartile-IQR, 61-91 mesi) per BVS, e 48 mesi (IQR, 41-53,5 mesi) e 64,5 mesi (IQR, 58,5-69 mesi) per Magmaris e DESolve rispettivamente, TLR/TLMI si sono verificati in 17 pazienti (10,5%) nel gruppo BVS e 4 pazienti (3,5%) nel gruppo NGB (p value = 0,03), la ScT si è verificata in 5 pazienti (3,1%) e 1 paziente (0,9% ), p-value=0,23, rispettivamente. Il tempo mediano di insorgenza di ScT nel gruppo BVS è stato di 12,5 mesi (IQR 9,75-16,75), la ScT nel gruppo NGB si è verificata dopo la sospensione da parte del paziente della doppia terapia antiaggregante 3 mesi dopo la data di impianto del device. Conclusioni: dall'esperienza di un singolo centro l'uso di NGB sembra più sicuro rispetto all'utilizzo dei BVS al follow-up a lungo termine.