Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P78

DISOSTRUZIONE ANTEROGRADA DI OCCLUSIONE CRONICA TOTALE DEL RAMO INTERVENTRICOLARE ANTERIORE MEDIANTE ATERECTOMIA ORBITALE IN PAZIENTE CON SEVERA DISFUNZIONE DEL VENTRICOLO SINISTRO

F. Fulgenzi, D. Forlani, M. Di Marco, A. D'Alleva, R. Magnano, L. Pezzi, E. Verrengia, P. Vitulli, A. Corazzini, L. Paloscia
OSPEDALE SPIRITO SANTO, OSPEDALE SPIRITO SANTO, OSPEDALE SPIRITO SANTO, OSPEDALE SPIRITO SANTO, OSPEDALE SPIRITO SANTO, OSPEDALE SPIRITO SANTO, OSPEDALE SPIRITO SANTO, OSPEDALE SPIRITO SANTO, OSPEDALE SPIRITO SANTO, OSPEDALE SPIRITO SANTO

Riporto il caso di un 71enne,iperteso,giunto in PS per cardiopalmo e dolore toracico,compensato,normoteso.All’ECG:FA ad elevata FC,nelle precordiali:QS con sopralivellamento ST e T difasica,come da necrosi ad evoluzione aneurismatica.All’eco:acinesia setto-apice con FE25%.TroponinaI al picco:72pg/ml.In PS veniva eseguita CVE efficace.Alla coronarografia(F1):CTO dell’IVAprossimale,con circolo eterocoronarico,una stenosi severa del ramo intermedio e stenosi moderata del Cx.L’ecostress mostrava vitalità della parete anteriore medio-basale.Pertanto,veniva programmata disostruzione di CTO di IVA.È stato calcolato J-CTO score:1(lesione “tapered”, calcifica,<20mm, non angolata).Data l’intermedia complessità della procedura, la stabilità clinica ed emodinamica, si è deciso di non utilizzare un supporto emodinamico.La procedura veniva pianificata con doppio accesso radiale destro e sinistro ed approccio anterogrado.Alla valutazione iFR su Cx:0.99.Alla valutazione iFR su ramo intermedio,episodio di FV sottoposta a defibrillazione.Si eseguiva PCI con stent diretto medicato al BioalimusA9 privo di polimero (3.0x24mm),con ottimo risultato senza recidive aritmiche.Si procedeva al tentativo di disostruzione coronarica dell’IVA;il cap prossimale,seppur rastremato non mostrava microcanali,per cui si optava per approccio con Gaia2 e microcatetere.Dopo alcuni avanzamenti subintimali,la guida impegnava il corpo della lesione, con posizione apparente intra-luminale.Superata poi la lesione con il microcatetere, si sostituiva Gaia2 con Sion blu.Rimosso il micro con “trapping”,per valutare la conformazione della lesione e confermare la posizione,si optava per IVUS.Il catetere, in un primo momento, era incapace di superare la stenosi e mostrava importanti calcificazioni(F2).Si eseguiva aterectomia orbitale (Diamond Back 360):5 run anterogradi e retrogradi a 80Krpm ed uno retrogrado a 130Krpm, con efficace debulking,dimostrato dal passaggio dell’IVUS e dall’espansione dei palloni SC e NC(2.5-3.5mm).Si procedeva ad impianto di 1 DES al BioalimusA9(3.0x 36mm),post-dilatato prossimalmente con pallone NC a 20 atm.Eseguito kissing su ramo intermedio e ottimo risultato finale,corretta espansione dello stent all’IVUS(F3).Il paziente veniva dimesso in triplice terapia con Apixaban,ASA e Clopidogrel.In considerazione della FE,dell’elevato rischio aritmico,in attesa di eventuale recupero funzionale, veniva dimesso con life jacket,al fine di rivalutare ad 1 mese l’indicazione all'ICD.