Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P73

INDICE NON INVASIVO DI RESISTENZA MICROVASCOLARE (IMRANGIO) NELLA SINDROME DI TAKOTSUBO

G. Castaldi, S. Fezzi, M. Widmann, C. Mammone, F. Rizzetto, M. Lia, D. Prati, M. Pighi, G. Pesarini, D. Tavella, R. Scarsini, F. L. Ribichini
AOUI VERONA, AOUI VERONA, AOUI VERONA, AOUI VERONA, AOUI VERONA, AOUI VERONA, AOUI VERONA, AOUI VERONA, AOUI VERONA, AOUI VERONA, AOUI VERONA, AOUI VERONA

Introduzione: una disfunzione del microcircolo coronarico provocata dall’azione delle catecolammine rilasciate in circolo su un substrato vascolare suscettibile è stata proposta come meccanismo chiave nell’eziopatogenesi della sindrome di Takotsubo (TS). Lo scopo dello studio è stimare la disfunzione del microcircolo coronarico in pazienti con TS mediante un indice non invasivo derivato da studio angiografico (NH-IMR Angio) e valutarne la correlazione con la presentazione clinica.

Metodi: sono stati analizzati retrospettivamente 41 pazienti ricoverati per TS. Per il calcolo dell’indice NH-IMRAngio sono state utilizzate tre differenti formule ad oggi disponibili in letteratura, derivate da analisi QFR e 3D-QCA. 

La disfunzione del microcircolo coronarico è stata definita in presenza di un indice NH-IMR Angio ≥ 25 unità. È stata quindi valutata la correlazione tra l’indice angiografico non iperemico e la presentazione clinica ed è stato effettuato un confronto diretto fra le tre formule disponibili. 

Risultati: i pazienti arruolati nello studio sono rappresentati per l’85,7% da donne e l’età mediana è di 76 anni. Il valore medio di frazione di eiezione (FE) alla presentazione è 41,2%. 

L’indice NH-IMRAngio calcolato a livello dell’arteria discendente anteriore è risultato essere più elevato rispetto allo stesso indice calcolato a livello di coronaria destra e arteria circonflessa, in maniera concorde con le tre formule (1; 52.7 vs 35.3 vs 41.4, 2: 47.2 vs 31.8 vs 37.3, 3; 52.7 vs 36.1 vs 41.8). Tutti i pazienti hanno presentato valori di NH-IMRAngio ≥ 25 unità in almeno uno dei tre territori.

Il sottogruppo di pazienti con disfunzione ventricolare all’esordio (FE ≤ 40%) ha presentato valori più elevati di NH-IMRAngio ed è stata rilevata una moderata correlazione tra il valore di FE all’esordio e quello di NH-IMRAngio. 

Le tre formule, infine, hanno mostrato una performance sovrapponibile nella valutazione della disfunzione microcircolatoria.

Conclusioni: la disfunzione del microcircolo coronarico rappresenta uno dei meccanismi fisiopatologici implicati nella TS ed è inversamente correlata alla funzione ventricolare alla presentazione. Introduzione: una disfunzione del microcircolo coronarico provocata dall’azione delle catecolammine rilasciate in circolo su un substrato vascolare suscettibile è stata proposta come meccanismo chiave nell’eziopatogenesi della sindrome di Takotsubo (TS). Lo scopo dello studio è stimare la disfunzione del microcircolo coronarico in pazienti con TS mediante un indice non invasivo derivato da studio angiografico (NH-IMR Angio) e valutarne la correlazione con la presentazione clinica.

Metodi: sono stati analizzati retrospettivamente 41 pazienti ricoverati per TS. Per il calcolo dell’indice NH-IMRAngio sono state utilizzate tre differenti formule ad oggi disponibili in letteratura, derivate da analisi QFR e 3D-QCA. 

La disfunzione del microcircolo coronarico è stata definita in presenza di un indice NH-IMR Angio ≥ 25 unità. È stata quindi valutata la correlazione tra l’indice angiografico non iperemico e la presentazione clinica ed è stato effettuato un confronto diretto fra le tre formule disponibili. 

Risultati: i pazienti arruolati nello studio sono rappresentati per l’85,7% da donne e l’età mediana è di 76 anni. Il valore medio di frazione di eiezione (FE) alla presentazione è 41,2%. 

L’indice NH-IMRAngio calcolato a livello dell’arteria discendente anteriore è risultato essere più elevato rispetto allo stesso indice calcolato a livello di coronaria destra e arteria circonflessa, in maniera concorde con le tre formule (1; 52.7 vs 35.3 vs 41.4, 2: 47.2 vs 31.8 vs 37.3, 3; 52.7 vs 36.1 vs 41.8). Tutti i pazienti hanno presentato valori di NH-IMRAngio ≥ 25 unità in almeno uno dei tre territori.

Il sottogruppo di pazienti con disfunzione ventricolare all’esordio (FE ≤ 40%) ha presentato valori più elevati di NH-IMRAngio ed è stata rilevata una moderata correlazione tra il valore di FE all’esordio e quello di NH-IMRAngio. 

Le tre formule, infine, hanno mostrato una performance sovrapponibile nella valutazione della disfunzione microcircolatoria.

Conclusioni: la disfunzione del microcircolo coronarico rappresenta uno dei meccanismi fisiopatologici implicati nella TS ed è inversamente correlata alla funzione ventricolare alla presentazione.