Background I trial DAPA HF ed EMPEROR reduced hanno dimostrato che l’aggiunta di (SGLT2i) determina una riduzione del primary outcome (combinato di morte cardiovascolare e peggioramento di scompenso cardiaco) del 26% oltre che un effetto protettivo sul declino della funzionalità renale. Sulla base di queste evidenze le linee guida ESC 2021 hanno inserito gli SGLT2i in classe I in associazione ad ARNI o ACEi o ARB, beta-bloccanti (BB), antagonisti dei recettori dei mineral corticoidi (MRA). L’effetto dell’aggiunta di SGLT2i in pazienti real life è tuttavia solo parzialmente noto. Scopo dello studio è stato pertanto valutare l’impatto degli SGLT2i in una popolazione real world di pazienti affetti da scompenso cardiaco con ridotta frazione d’eiezione. Materiali e metodi Sono stati considerati per lo studio 220 pazienti consecutivi con HFrEF, trattati con SGLT2i e con un follow up medio di almeno 6 mesi già arruolati nel progetto PONTE SC (PDTA PER IL FOLLOW-UP INTEGRATO OSPEDALE TERRITORIO DEL PAZIENTE CON SCOMPENSO CARDIACO) o arruolati in altre Cardiologie Pugliesi.Sono state valutate le caratteristiche demografiche, cliniche, laboratoristiche e strumentali e le variazioni di classe NYHA, di creatinina, di NT proBNP, della dose del diuretico dell’ansa, della LVEF (left ventricular ejection fraction) prima e dopo l’inizio della terapia con SGLT2i. Risultati I 220 pazienti arruolati hanno un'età media di 62,39 anni, 72% sono ipertesi, 38% diabetici, 67% da cardiopatia ischemica, 50% portatori di ICD/CRT, 44% affetti da fibrillazione atriale. 5,56% dei pazienti sono in classe NYHA I, 61% dei pazienti sono in classe NYHA II, 33% in classe NYHA III. LVEF media è 30±11%, NT-proBNP 1642,14 pg/ml, creatinina 1,505 mg/dl.Il 93% assume BB, 94% MRA, il 24% ACE/ARB e 80% ARNI. Dopo un follow up medio di 6 mesi si è osservata una una riduzione di pazienti in classe NYHA III dal 33 a 20%, un aumento di pazienti in classe NYHA II dal 61 al 70%, un aumento di classe NYHA I dal 5,56 al 10%; è aumentata in maniera significativa la LVEF (37,2 vs 37,2%) e si sono ridotti i valori di creatininemia (1,295 vs 1,505) e la dose di diuretico dell’ansa (35vs 97,5).Conclusioni i dati dei pazienti trattati con SGLT2i nel mondo reale sembrano confermare l’efficacia di questa classe di farmaci già a breve termine. In un follow up relativamente breve gli SGLT2i sembrano avere un effetto favorevole sulla classe NYHA e sulla LVEF e sulla funzionalità renale.