Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P69

UTILIZZO DEI PALLONI A RILASCIO DI FARMACO NEL TRATTAMENTO DELLE RESTENOSI E NELLE LESIONI DE NOVO: OUTCOME A LUNGO TERMINE

Introduzione

I palloni a rilascio di farmaco (drug coated balloons, DCB) sono utilizzati nella rivascolarizzazione coronarica percutanea (percutaneous coronary intervention, PCI) prevalentemente nelle restenosi intrastent o in particolari condizioni anatomiche. Le indicazioni al trattamento e i parametri di fallimento a lungo termine dei DCB, tuttavia, sono stati valutati solamente in studi clinici di piccole dimensioni. Lo scopo di questo studio è di valutare i predittori prognostici e l'outcome a lungo termine di pazienti trattati con DCB per qualsisi tipo di lesione.

Metodi

Sono stati inclusi i pazienti sottoposti a PCI con DCB per restenosi intrastent o lesioni de novo in 3 centri. L'endpoint primario dello studio è stato il verificarsi di un evento avverso cardiovascolare maggiore (major adverse cardiovascular events, MACE, ovvero un endpoint composito di morte, infarto miocardico, rivascolarizzazione del vaso target) al più lungo follow up disponibile. Endpoint secondari sono stati i componenti dell'endpoint primario, il fallimento a livello della lesione target (target lesion failure, TLF), o il verificarsi di una sindome coronarica acuta.

 

Risultati

Tra i 281 pazienti trattati con DCB, sono stati valutati i 267 con follow up maggiore di 12 mesi; di questi, 196 erano stati trattati per restenosi intrastent e 71 per lesioni de novo. Ad un follow up mediano di 616 [368-1025] giorni, si è verificato un MACE in 70 (26.2%) pazienti. Le caratteristiche che sono risultate correlate con eventi avversi sono state: una maggior frequenza di restenosi intrastent (p=0.04), una maggior lunghezza delle lesioni (p=0.05), una più frequente classificazione come lesione tipo C (p=0.04) .

All'analisi multivariata (regressione di Cox), la classificazione come lesione di tipo C è risultata l'unico predittore indipendente di MACE (OR corretta[95%CI]= 1.83[1.13-2.97], p=0.014), prevalentemente attribuibile ad una maggior rivascolarizzazione del vaso target (OR corretta[95%CI]= 1.78[1.05-2.95], p=0.03), senza impatto sulla sopravvivenza. Inoltre, la restenosi intrastent è risultata il maggior predittore di TLF (OR corretta[95%CI]= 2.59[1.17-5.75], p=0.02).

Conclusioni

Questo registro mostra che i DCB sono una possibile strategia di trattamento anche nele lesioni de novo, soprattutto nei casi meno complessi, dal momento che è stato osservato un maggior rischio di MACE e TLF nelle lesioni tipo C e nelle restenosi intrastent.Introduzione

I palloni a rilascio di farmaco (drug coated balloons, DCB) sono utilizzati nella rivascolarizzazione coronarica percutanea (percutaneous coronary intervention, PCI) prevalentemente nelle restenosi intrastent o in particolari condizioni anatomiche. Le indicazioni al trattamento e i parametri di fallimento a lungo termine dei DCB, tuttavia, sono stati valutati solamente in studi clinici di piccole dimensioni. Lo scopo di questo studio è di valutare i predittori prognostici e l'outcome a lungo termine di pazienti trattati con DCB per qualsisi tipo di lesione.

Metodi

Sono stati inclusi i pazienti sottoposti a PCI con DCB per restenosi intrastent o lesioni de novo in 3 centri. L'endpoint primario dello studio è stato il verificarsi di un evento avverso cardiovascolare maggiore (major adverse cardiovascular events, MACE, ovvero un endpoint composito di morte, infarto miocardico, rivascolarizzazione del vaso target) al più lungo follow up disponibile. Endpoint secondari sono stati i componenti dell'endpoint primario, il fallimento a livello della lesione target (target lesion failure, TLF), o il verificarsi di una sindome coronarica acuta.

 

Risultati

Tra i 281 pazienti trattati con DCB, sono stati valutati i 267 con follow up maggiore di 12 mesi; di questi, 196 erano stati trattati per restenosi intrastent e 71 per lesioni de novo. Ad un follow up mediano di 616 [368-1025] giorni, si è verificato un MACE in 70 (26.2%) pazienti. Le caratteristiche che sono risultate correlate con eventi avversi sono state: una maggior frequenza di restenosi intrastent (p=0.04), una maggior lunghezza delle lesioni (p=0.05), una più frequente classificazione come lesione tipo C (p=0.04) .

All'analisi multivariata (regressione di Cox), la classificazione come lesione di tipo C è risultata l'unico predittore indipendente di MACE (OR corretta[95%CI]= 1.83[1.13-2.97], p=0.014), prevalentemente attribuibile ad una maggior rivascolarizzazione del vaso target (OR corretta[95%CI]= 1.78[1.05-2.95], p=0.03), senza impatto sulla sopravvivenza. Inoltre, la restenosi intrastent è risultata il maggior predittore di TLF (OR corretta[95%CI]= 2.59[1.17-5.75], p=0.02).

Conclusioni

Questo registro mostra che i DCB sono una possibile strategia di trattamento anche nele lesioni de novo, soprattutto nei casi meno complessi, dal momento che è stato osservato un maggior rischio di MACE e TLF nelle lesioni tipo C e nelle restenosi intrastent.Introduzione

I palloni a rilascio di farmaco (drug coated balloons, DCB) sono utilizzati nella rivascolarizzazione coronarica percutanea (percutaneous coronary intervention, PCI) prevalentemente nelle restenosi intrastent o in particolari condizioni anatomiche. Le indicazioni al trattamento e i parametri di fallimento a lungo termine dei DCB, tuttavia, sono stati valutati solamente in studi clinici di piccole dimensioni. Lo scopo di questo studio è di valutare i predittori prognostici e l'outcome a lungo termine di pazienti trattati con DCB per qualsisi tipo di lesione.

Metodi

Sono stati inclusi i pazienti sottoposti a PCI con DCB per restenosi intrastent o lesioni de novo in 3 centri. L'endpoint primario dello studio è stato il verificarsi di un evento avverso cardiovascolare maggiore (major adverse cardiovascular events, MACE, ovvero un endpoint composito di morte, infarto miocardico, rivascolarizzazione del vaso target) al più lungo follow up disponibile. Endpoint secondari sono stati i componenti dell'endpoint primario, il fallimento a livello della lesione target (target lesion failure, TLF), o il verificarsi di una sindome coronarica acuta.

 

Risultati

Tra i 281 pazienti trattati con DCB, sono stati valutati i 267 con follow up maggiore di 12 mesi; di questi, 196 erano stati trattati per restenosi intrastent e 71 per lesioni de novo. Ad un follow up mediano di 616 [368-1025] giorni, si è verificato un MACE in 70 (26.2%) pazienti. Le caratteristiche che sono risultate correlate con eventi avversi sono state: una maggior frequenza di restenosi intrastent (p=0.04), una maggior lunghezza delle lesioni (p=0.05), una più frequente classificazione come lesione tipo C (p=0.04) .

All'analisi multivariata (regressione di Cox), la classificazione come lesione di tipo C è risultata l'unico predittore indipendente di MACE (OR corretta[95%CI]= 1.83[1.13-2.97], p=0.014), prevalentemente attribuibile ad una maggior rivascolarizzazione del vaso target (OR corretta[95%CI]= 1.78[1.05-2.95], p=0.03), senza impatto sulla sopravvivenza. Inoltre, la restenosi intrastent è risultata il maggior predittore di TLF (OR corretta[95%CI]= 2.59[1.17-5.75], p=0.02).

Conclusioni

Questo registro mostra che i DCB sono una possibile strategia di trattamento anche nele lesioni de novo, soprattutto nei casi meno complessi, dal momento che è stato osservato un maggior rischio di MACE e TLF nelle lesioni tipo C e nelle restenosi intrastent.