Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Sopraslivellamento ST persistente con marcatori di miocardionecrosi elevati: un caso di contusione cardiaca.

Galasso Michele Milano (Mi) (Milano (Mi)) – Ospedale Niguarda | Stucchi Miriam Vimercate (Monza-Brianza) – Asst-Vimercate

La contusione miocardica (MC) è una complicanza non rara e potenzialmente fatale del trauma toracico contundente (BCT). Lo spettro di manifestazioni delle lesioni cardiache post-traumatiche varia notevolmente: da lesioni clinicamente silenti a severe riduzioni della funzione cardiaca, ematomi miocardici, rotture di cuore e aritmie minacciose1. Non esiste una diagnosi univoca per definire questa entità ed i criteri diagnostici proposti da diversi autori variano ampiamente. Alcuni autori definiscono la MC come un lieve aumento dei biomarcatori cardiaci nel contesto di un trauma toracico, mentre per altri la diagnosi richiede l'evidenza all’imaging di reperti patologici2. Di conseguenza, la vera incidenza della MC rimane sconosciuta, variando nei report tra l'8% e il 71%3. Descriviamo un caso di contusione cardiaca secondario ad un trauma a bassa energia manifestatosi come sopraslivellamento ST persistente e rialzo patologico dei marcatori di miocardiocitonecrosi, con conseguente stunning miocardico della parete libera ventricolare destra. Non esistendo un consenso riguardo il corretto iter diagnostico, ci è risultato fondamentale integrare esami di primo livello patologici (ECG e diagnostica di laboratorio) con la risonanza magnetica cardiaca (MRI), per definire la presenza di contusione cardiaca e la sua estensione, soprattutto in caso i dati ecocardiografici non siano dirimenti.