Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P62

LESIONE CALCIFICA DELLA DISCENDENTE ANTERIORE IN PAZIENTE CON RECENTE STEMI INFERIORE SUPPORTATA DA ASSISTENZA VENTRICOLARE IMPELLA 2.5, TRATTATA CON ATERECTOMIA ORBITALE E STENT MEDICATO OTTIMIZZATO MEDIANTE CO-REGISTRAZIONE IVUS.

D. Forlani, M. Di Marco, A. D'Alleva , R. Magnano, L. Pezzi, F. Fulgenzi, E. Verrengia, P. Vitulli, A. Corazzini, L. Paloscia
CARDIOLOGIA E UTIC, CARDIOLOGIA E UTIC, CARDIOLOGIA E UTIC, CARDIOLOGIA E UTIC, CARDIOLOGIA E UTIC, CARDIOLOGIA E UTIC, CARDIOLOGIA E UTIC, CARDIOLOGIA E UTIC, CARDIOLOGIA E UTIC, CARDIOLOGIA E UTIC

Presentiamo il caso di un paziente di 65 anni,iperteso giunto per uno STEMI inferiore trattato mediante angioplastica (PTCA) primaria su coronaria destra e malattia sub-occlusiva e severamente calcifica a carico della discendente anteriore (IVA)prossimale e una diffusa malattia del tratto medio-distale.Dopo discussione collegiale in Heart team si decideva per una rivascolarizzazione mediante PTCA staged sull’IVA. Dopo opportuna pianificazione si procedeva tramite singolo accesso femorale con introduttore 14f,posizionata assistenza ventricolare si procedeva  con introduttore 7f all’interno dell’introduttore IMPELLAper utilizzare un solo accesso per assistenza e catetere guida.L’IVUS non riesce a superare la lesione prossimale cosi si procedeva a debulking con aterectomia rotazionale Diamond Back, diversi passaggi anterogradi e retrogradi.A questo punto si avanzava IVUS e la co-registrazione permetteva di evidenziare anche una lesione critica a livello dell’ostio dell’IVA.Dopo preparazione con multiple predilatazioni si posizionavano di tre stent medicati,postdilatazione fino a 5 mm e IVUS che evidenziava una malapposizione per cui si procedeva a dilatazione con palloncino 6 mm con ottimo risultato sia angio che ecocardiografico (IVUS).A conclusione si proseguiva a svezzamento dall’assistenza ventricolare e successiva rimozione del device e chiusura dell’accesso 14 f con singolo pro-glide precedentemente impiantato.La procedura da noi descritta mostra alcuni spunti di riflessione, innanzitutto la possibilità di trattare una lesione sub-occlusiva di un importante ramo (IVA) non culprit a pochi giorni dall’ evento acuto (STEMI) in sicurezza mediante assistenza ventricolare, la quale ci ha permesso di lavorare serenamente potendo attuare tutte le manovre che ritenevamo opportune(multiple dilatazione,valutazione IVUS,aterecotmia rotazionale).Altra peculiarità è l’utilizzo di questa nuova aterectomia rotazionale(Diamond Back)di semplice utilizzo poichè con una sola sonda,compatibile con catetere guida 6f, si possono trattare vasi da 2,5- 4 mm solo modificando la velocita di rotazione,eliminando non solo il calcio intraluminalema anche quello profondo avendo cosi la possibilità di una miglior espansione dello stent.La procedura è stata guidata da IVUS associato ad immagini angiografiche in co-registrazione che ci permette di ottenere ancora più informazioni.Ultimo commento va al nuovo stent Megatron che permette di trattare vasi fino a 6 mm.