Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

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MICRA AV COME INNOVATIVA OPPORTUNITÀ TERAPEUTICA NEI PAZIENTI CON BLOCCO ATRIO-VENTRICOLARE PAROSSISTICO O BLOCCO ATRIO-VENTRICOLARE DI II GRADO DI TIPO 2 AVANZATO O PERSISTENTE

A. Dentico, A. Ferrieri, G. Epicoco, R. Troccoli, F. M. Carretta, C. D'Agostino, D. M. Carretta
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI – AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI – AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, UNIVERSITÀ CAMPUS BIO-MEDICO DI ROMA, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI

Introduzione. Il Micra AV è l’evoluzione tecnologica del Micra VR. Si tratta di un pacemaker leadless monocamerale che funziona come un PM VDD, sincronizzando l’attività atriale con quella ventricolare. Lo scopo dello studio è quello di valutare la risposta dei Micra AV nei pazienti con blocco atrio-ventricolare parossistico, nei quali è prevista una bassa percentuale di stimolazione, e nei pazienti con BAV con normale attività atriale. Materiale e Metodo. Da agosto 2020 a giugno 2021 nel nostro centro sono stati impiantati 11 Micra AV: 4 per BAV avanzato, 3 per BAV parossistico e 4 post-estrazione. A tutti i pazienti è stato dato il monitoraggio remoto per garantire un follow-up costante a distanza. Per ognuno sono stati analizzati i valori misurati all’impianto e quelli dei follow-up periodici in remoto, dando particolare attenzione alla percentuale di stimolazione del device. Inoltre è stato somministrato un questionario che rileva la condizione psicofisica, il modo in cui il device interferisce nella quotidianità, eventuali dolori fisici, lo stato emotivo, correlando sempre il post-operatorio con il pre-operatorio. Un’attenzione particolare è stata poi rivolta alla diminuzione dell’incidenza di eventi avversi o di complicanze post-operatorie. Così facendo è stato possibile concentrare lo studio su 3 aspetti: tecnico, qualità della vita post-impianto e gradimento del device. Risultati. Tutti i pazienti non hanno più presentato sincope durante un follow-up che va da un minimo di 5 ad un massimo di 10 mesi. Riguardo l’analisi fatta sulla percentuale di stimolazione, i risultati sono stati ottenuti dividendo i pazienti in 2 gruppi in base alla natura del blocco. La quasi totalità dei pazienti con BAV avanzato presenta una percentuale di stimolazione che non supera il 20%; nei soggetti con BAV parossistico questa resta al di sotto del 2%. I risultati del questionario mostrano invece come i PM leadless siano più graditi sia per un minore impatto estetico, sia per minori conseguenze funzionali legate alla mancanza dei cateteri che spesso limitano il paziente. Questo ha come conseguenza un migliore rapporto paziente-device ed una migliore accettazione del dispositivo leadless. Conclusioni L’utilizzo di un PM leadless nei pazienti con sincope è ancora da approfondire e per questo bisognerà seguire nel tempo tali pazienti per avere una casistica più ampia. Un dato certo è che questi PM sono più graditi in quanto incidono meno sulla qualità di vita dei pazienti. Introduzione. Il Micra AV è l’evoluzione tecnologica del Micra VR. Si tratta di un pacemaker leadless monocamerale che funziona come un PM VDD, sincronizzando l’attività atriale con quella ventricolare. Lo scopo dello studio è quello di valutare la risposta dei Micra AV nei pazienti con blocco atrio-ventricolare parossistico, nei quali è prevista una bassa percentuale di stimolazione, e nei pazienti con BAV con normale attività atriale. Materiale e Metodo. Da agosto 2020 a giugno 2021 nel nostro centro sono stati impiantati 11 Micra AV: 4 per BAV avanzato, 3 per BAV parossistico e 4 post-estrazione. A tutti i pazienti è stato dato il monitoraggio remoto per garantire un follow-up costante a distanza. Per ognuno sono stati analizzati i valori misurati all’impianto e quelli dei follow-up periodici in remoto, dando particolare attenzione alla percentuale di stimolazione del device. Inoltre è stato somministrato un questionario che rileva la condizione psicofisica, il modo in cui il device interferisce nella quotidianità, eventuali dolori fisici, lo stato emotivo, correlando sempre il post-operatorio con il pre-operatorio. Un’attenzione particolare è stata poi rivolta alla diminuzione dell’incidenza di eventi avversi o di complicanze post-operatorie. Così facendo è stato possibile concentrare lo studio su 3 aspetti: tecnico, qualità della vita post-impianto e gradimento del device. Risultati. Tutti i pazienti non hanno più presentato sincope durante un follow-up che va da un minimo di 5 ad un massimo di 10 mesi. Riguardo l’analisi fatta sulla percentuale di stimolazione, i risultati sono stati ottenuti dividendo i pazienti in 2 gruppi in base alla natura del blocco. La quasi totalità dei pazienti con BAV avanzato presenta una percentuale di stimolazione che non supera il 20%; nei soggetti con BAV parossistico questa resta al di sotto del 2%. I risultati del questionario mostrano invece come i PM leadless siano più graditi sia per un minore impatto estetico, sia per minori conseguenze funzionali legate alla mancanza dei cateteri che spesso limitano il paziente. Questo ha come conseguenza un migliore rapporto paziente-device ed una migliore accettazione del dispositivo leadless. Conclusioni L’utilizzo di un PM leadless nei pazienti con sincope è ancora da approfondire e per questo bisognerà seguire nel tempo tali pazienti per avere una casistica più ampia. Un dato certo è che questi PM sono più graditi in quanto incidono meno sulla qualità di vita dei pazienti. Introduzione. Il Micra AV è l’evoluzione tecnologica del Micra VR. Si tratta di un pacemaker leadless monocamerale che funziona come un PM VDD, sincronizzando l’attività atriale con quella ventricolare. Lo scopo dello studio è quello di valutare la risposta dei Micra AV nei pazienti con blocco atrio-ventricolare parossistico, nei quali è prevista una bassa percentuale di stimolazione, e nei pazienti con BAV con normale attività atriale. Materiale e Metodo. Da agosto 2020 a giugno 2021 nel nostro centro sono stati impiantati 11 Micra AV: 4 per BAV avanzato, 3 per BAV parossistico e 4 post-estrazione. A tutti i pazienti è stato dato il monitoraggio remoto per garantire un follow-up costante a distanza. Per ognuno sono stati analizzati i valori misurati all’impianto e quelli dei follow-up periodici in remoto, dando particolare attenzione alla percentuale di stimolazione del device. Inoltre è stato somministrato un questionario che rileva la condizione psicofisica, il modo in cui il device interferisce nella quotidianità, eventuali dolori fisici, lo stato emotivo, correlando sempre il post-operatorio con il pre-operatorio. Un’attenzione particolare è stata poi rivolta alla diminuzione dell’incidenza di eventi avversi o di complicanze post-operatorie. Così facendo è stato possibile concentrare lo studio su 3 aspetti: tecnico, qualità della vita post-impianto e gradimento del device. Risultati. Tutti i pazienti non hanno più presentato sincope durante un follow-up che va da un minimo di 5 ad un massimo di 10 mesi. Riguardo l’analisi fatta sulla percentuale di stimolazione, i risultati sono stati ottenuti dividendo i pazienti in 2 gruppi in base alla natura del blocco. La quasi totalità dei pazienti con BAV avanzato presenta una percentuale di stimolazione che non supera il 20%; nei soggetti con BAV parossistico questa resta al di sotto del 2%. I risultati del questionario mostrano invece come i PM leadless siano più graditi sia per un minore impatto estetico, sia per minori conseguenze funzionali legate alla mancanza dei cateteri che spesso limitano il paziente. Questo ha come conseguenza un migliore rapporto paziente-device ed una migliore accettazione del dispositivo leadless. Conclusioni L’utilizzo di un PM leadless nei pazienti con sincope è ancora da approfondire e per questo bisognerà seguire nel tempo tali pazienti per avere una casistica più ampia. Un dato certo è che questi PM sono più graditi in quanto incidono meno sulla qualità di vita dei pazienti.