Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P57

DISSEZIONE SPONTANEA DEL RAMO MARGINALE DISTALE IN UNA GIOVANE DONNA NEL PERIPARTUM SENZA LIMITAZIONE DI FLUSSO ALLA PRESENTAZIONE EVOLUTA IN UNA GRAVE DISSEZIONE DELL'ARTERIA CIRCONFLESSA E DISCENDENTE ANTERIORE COMPLICATA DA SHOCK CARDIOGENO.

L. Pezzi , R. Magnano, A. D'Alleva , D. Forlani, F. Fulgenzi, A. Corazzini, P. Vitulli, E. Verrengia, M. Di Marco , L. Paloscia
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Descriviamo il caso di una giovane donna di 39 anni, con storia di recente parto naturale, che giungeva alla nostra osservazione per episodio di dolore toracico oppressivo durante l'allattamento notturno del bambino. All’ingresso i reperti elettrocardiografici, ecocardiografici e gli enzimi di miocardiocitonecrosi erano normali; a distanza di tre ore la seconda determinazione enzimatica risultava nettamente aumentata, per cui la paziente veniva ricoverata presso la nostra UTIC con diagnosi di SCA/NSTEMI. Veniva pertanto sottoposta a studio coronarografico con riscontro di piccolo ematoma al tratto distale del ramo marginale senza limitazione di flusso; si decideva quindi, in accordo con le linee guida AHA ed ESC, per una terapia medica conservativa. Il terzo giorno di degenza la paziente presentava recidiva di dolore toracico con evidenza elettrocardiografica di sopraslivellamento del tratto ST in sede antero-laterale. Si eseguiva pertanto in urgenza nuova valutazione angiografica che mostrava una dissezione retrograda completa dal ramo marginale al ramo circonflesso e al ramo discendente anteriore con flusso TIMI 0-1. Durante la procedura la paziente andava incontro ad episodio ipotensivo prolungato associato a frequente extrasistolia ventricolare polimorfa, con rapida evoluzione verso un quadro di shock cardiogeno conclamato. Pertanto si procedeva velocemente ad eseguire PTCA con posizionamento di stent medicati su tutti i rami interessati dalla dissezione, con rapido miglioramento del quadro emodinamico. Il follow-up angiografico a sei mesi documentava una restenosi al tratto medio-distale del ramo discendente anteriore trattata con pallone medicato. Alla visita di controllo annuale la paziente era asintomatica per angor e dispnea e si programmava test ergometrico per decidere eventuale rivalutazione angiografica. Le dissezioni coronariche spontanee rappresentano per un emodinamista una condizione di grande difficoltà tecnica dove i margini di errore sono elevatissimi. Grazie all’evoluzione tecnologica dei materiali, un emodinamista esperto è in grado, sempre più facilmente, di avere successo nella procedura di rivascolarizzazione e di risolvere quadri clinici estremamente gravi.