Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

RUOLO DELLA TROPONINA NEI PAZIENTI CON FIBRILLAZIONE ATRIALE AMMESSI IN PRONTO SOCCORSO

Mager Riccardo Milano (Milano) – Irccs San Raffaele | Fontani Dario Milano (Milano) – Irccs San Raffaele | Assanelli Andrea Milano (Milano) – Irccs San Raffaele | Morciano Davide Antonio Milano (Milano) – Irccs San Raffaele | Morosato Michele Milano (Milano) – Irccs San Raffaele | Ricchetti Gianluca Milano (Milano) – Irccs San Raffaele | Agricola Eustachio Milano (Milano) – Irccs San Raffaele | Margonato Alberto Milano (Milano) – Irccs San Raffaele | Slavich Massimo Milano (Milano) – Irccs San Raffaele |

La fibrillazione atriale è l’aritmia più frequente tra quelle che si incontrano in Pronto Soccorso. E’ ormai noto che il riscontro di valori elevati di troponina cardiaca in condizioni “basali” è generalmente indicativo di miocardionecrosi ed è associato a una prognosi peggiore in svariate condizioni cliniche.Il ruolo dei biomarcatori cardiaci, nel contesto di un episodio di fibrillazione atriale, non è stato ancora del tutto chiarito ed è fonte di dibattito nella comunità cardiologica. Recenti studi indicano che sarebbe associato a un aumento dell’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori. Di conseguenza la sua misurazione potrebbe essere presa estesamente in considerazione anche in Pronto Soccorso ed impiegata per stratificare il rischio cardiovascolare dei pazienti con FA. Non vi è oggi evidenza sufficiente sull’utilità di eseguire il dosaggio in tutti i pazienti con tale diagnosi in regime di PS. L’obiettivo di questo studio è approfondire il significato di elevati valori di troponina in corso di FA e se questi si correlino a un aumento del rischio cardiovascolare.

METODI E RISULTATI Il presente studio è osservazionale retrospettivo e si concentra su una popolazione di pazienti giunti nel reparto di PS dell’Ospedale San Raffaele di Milano fra il 1 gennaio 2018 e il 22 maggio 2021 con FA. Sono stati raccolti dati su 625 pazienti tra i quali ne sono stati arruolati 232 per l’analisi statistica. La popolazione è stata stratificata per i classici fattori di rischio cardiovascolari e pregressa ablazione di FA. Sono stati raccolti i principali caratteri di urgenza nel corso dell’accesso in PS: frequenza della FA, dolore toracico, modifiche ECG. Nel follow-up fissato a 12 mesi è stato riscontrato che valori elevati di troponina in corso di FA in PS non correlano con un aumentodei decessi per ogni causa, degli eventi cardiovascolari maggiori o dei ricoveri per scompenso. Non si è trovata significatività nell’associazione fra elevata cTnT-hs e positività ai test diagnostici come TC coronarica e coronarografia né per recidiva di FA. Si è vista una debole associazione fra cTnT-hs non elevata e maggior esecuzione di ablazioni.

CONCLUSIONI I nostri dati confutano l’ipotesi dello studio per cui elevati livelli di troponina cardiaca a elevata sensibilità misurati in corso di fibrillazione atriale sarebbero correlati con una peggiore prognosi per eventi cardiovascolari nell’anno successivo all’accesso in Pronto Soccorso