L'eziologia della dissezione coronarica spontanea (SCAD) è tutt’ora poco definita. Recentemente l’interesse si è focalizzato su alcuni fattori di rischio non tradizionali (NT-RF), classificati in tre categorie: fattori correlati al sesso (sex-related), più frequentemente associati al sesso femminile (sex predominant) e correlati al genere (gender-related) (Tab 1). Scopo dello studio: L'obiettivo della nostra analisi era la valutazione dell'incidenza dei fattori di rischio non tradizionali nella popolazione di donne con SCAD arruolate nel registro osservazionale di Parma. Materiale e metodi: Abbiamo analizzato i dati clinici di 62 pazienti (F 88.7 % e M 11.3%), affetti da sindrome coronarica acuta secondaria a SCAD, ricoverati presso il reparto di Cardiologia dell'AOU di Parma nel periodo 01.2013-11.2021 e suddiviso la popolazione in due gruppi: NTRF (51 pt; 82,3%), e assenza di NTRF (11pt; 11,7%). Risultati: Nella nostra popolazione i fattori di rischio tradizionali erano poco presenti: l'ipertensione presentava la prevalenza maggiore (39 pazienti, 62,9%). I fattori di rischio non tradizionali erano presenti nel 82% dei pazienti, con almeno uno tra SR-RF (66%)o GR-RF (64,5%) presenti (Tab.2). Non vi erano differenze relativamente alla distribuzione di displasia fibromuscolare, malattia arteriosa periferica o malattia renale cronica. La presentazione clinica più frequente, è stata l’infarto miocardico NSTEMI (43 pazienti, 72,6%) rispetto all’infarto STEMI (17 pazienti, 27,4%). Non sono state riscontrate differenze nella presentazione clinica e nelle caratteristiche angiografiche tra il gruppo dei pazienti NT-RF e nNT-RF. Gli eventi cardiovascolari avversi maggiori si sono verificati nel 17,7% dei pazienti ad un follow-up mediano di 23 mesi (intervallo interquartile: 11;57). Confrontando l'incidenza degli eventi cardiovascolari nei due gruppi, è emersa una tendenza verso una maggiore prevalenza nel gruppo NT-RF, senza raggiungere però la significatività statistica (NT-RF SCAD 19,6% – nNT-RF SCAD 9,1%; p=0,4)(Tab.3). Conclusione: La SCAD è una malattia potenzialmente maligna, causa di infarto miocardico nelle donne giovani e di mezza età che non presentano il tradizionale profilo di rischio cardiovascolare. La stima del rischio di tale malattia è difficile a causa della scarsa validità dei modelli predittivi in uso. E’ auspicabile la diffusione e l’utilizzo da parte della comunità clinica di modelli di analisi del profilo di rischio che incorporino i NT-RF.