Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P54

MORTALITÀ IN PAZIENTI CON PREGRESSO INTERVENTO CORONARICO PERCUTANEO SOTTOPOSTI A BYPASS AORTO-CORONARICO

G. Mallia, F. Jiritano, D. Battaglia, P. Mastroroberto, G. F. Serraino
UNIVERSITA’ MAGNA GRAECIA, UNIVERSITA’ MAGNA GRAECIA, UNIVERSITA’ MAAGNA GRAECIA, UNIVERSITA’ MAGNA GRAECIA, UNIVERSITA’ MAGNA GRAECIA

Background: L’impatto clinico di una procedura di rivascolarizzazione miocardica mediante intervento coronarico percutaneo (PCI), in Pazienti da sottoporre ad intervento cardiochirurgico di rivascolarizzazione cardiaca mediante Bypass Aorto-Coronarico (CABG), non è supportata da forti evidenze scientifiche. Analizziamo se una precedente procedura con PCI si associ, o meno, ad un evento avverso cerebro e cardiovascolare (MACCE) dopo CABG.

Risultati e Metodi: Le procedure condotte tra il mese di Ottobre 2014 e Luglio 2021, presso l'Università degli Studi “Magna Grecia”, sono state analizzate e comparate, utilizzando una metodica di comparazione ponderata mediante calcolo del punteggio di propensione, al fine di adeguarne la corrispondenza ed il fattore di confondimento. Su un totale di 1410 Pazienti adulti inclusi nello studio, il 24% degli stessi presentava, in anamnesi, una storia clinica positiva per PCI.

A livello multicentrico, al gruppo di Pazienti sottoposti in precedenza a PCI, non era associato nessun aumento del tasso di mortalità ospedaliera sia nei sottogruppi di pazienti non ponderati che in quelli ponderati (Odds Ratio, 0,77; 95%; P=0,41 e Odds Ratio, 0,93; intervallo di confidenza al 95%; P=0,84, rispettivamente). Le attente analisi dei sottogruppi hanno confermato che il PCI precedente non ha avuto alcun impatto sulla mortalità e morbilità ospedaliera, inclusa la revisione chirurgiche per controllo dell’emostasi, trasfusioni di sangue, consumo delle risorse ospedaliere, nonché complicanze neurologiche, renali e cardiovascolari.

Conclusioni: Con il suddetto studio osservazionale si vuole dimostrare come ai Pazienti sottoposti precedentemente a procedure coronariche di angioplastica percutanea (PCI) e successivamente a rivascolarizzazione miocardica chirurgica (CABG) non era associato un aumento del rischio di mortalità o di altri eventi avversi cerebro e cardiovascolari (MACCE). Tuttavia, vista la natura non randomizzata dello studio e le modeste evidenze in letteratura scientifica, sono necessari ulteriori studi per accertare l'impatto prognostico di precedente PCI.Background: L’impatto clinico di una procedura di rivascolarizzazione miocardica mediante intervento coronarico percutaneo (PCI), in Pazienti da sottoporre ad intervento cardiochirurgico di rivascolarizzazione cardiaca mediante Bypass Aorto-Coronarico (CABG), non è supportata da forti evidenze scientifiche. Analizziamo se una precedente procedura con PCI si associ, o meno, ad un evento avverso cerebro e cardiovascolare (MACCE) dopo CABG.

Risultati e Metodi: Le procedure condotte tra il mese di Ottobre 2014 e Luglio 2021, presso l'Università degli Studi “Magna Grecia”, sono state analizzate e comparate, utilizzando una metodica di comparazione ponderata mediante calcolo del punteggio di propensione, al fine di adeguarne la corrispondenza ed il fattore di confondimento. Su un totale di 1410 Pazienti adulti inclusi nello studio, il 24% degli stessi presentava, in anamnesi, una storia clinica positiva per PCI.

A livello multicentrico, al gruppo di Pazienti sottoposti in precedenza a PCI, non era associato nessun aumento del tasso di mortalità ospedaliera sia nei sottogruppi di pazienti non ponderati che in quelli ponderati (Odds Ratio, 0,77; 95%; P=0,41 e Odds Ratio, 0,93; intervallo di confidenza al 95%; P=0,84, rispettivamente). Le attente analisi dei sottogruppi hanno confermato che il PCI precedente non ha avuto alcun impatto sulla mortalità e morbilità ospedaliera, inclusa la revisione chirurgiche per controllo dell’emostasi, trasfusioni di sangue, consumo delle risorse ospedaliere, nonché complicanze neurologiche, renali e cardiovascolari.

Conclusioni: Con il suddetto studio osservazionale si vuole dimostrare come ai Pazienti sottoposti precedentemente a procedure coronariche di angioplastica percutanea (PCI) e successivamente a rivascolarizzazione miocardica chirurgica (CABG) non era associato un aumento del rischio di mortalità o di altri eventi avversi cerebro e cardiovascolari (MACCE). Tuttavia, vista la natura non randomizzata dello studio e le modeste evidenze in letteratura scientifica, sono necessari ulteriori studi per accertare l'impatto prognostico di precedente PCI.