Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P50

POTENZIAMENTO DEI PROTOCOLLI PER IL MIGLIORAMENTO DEL RECUPERO POSTOPERATORIO NELLA CHIRURGIA DELLA VALVOLA AORTICA

J. Alfonsi, P. Berretta, P. G. Malvindi, M. Cefarelli, A. D’Alfonso, E. Alessandroni, F. Capestro, C. Zingaro, M. Di Eusanio
CARDIOCHIRURGIA – OSPEDALI RIUNITI DI ANCONA, CARDIOCHIRURGIA – OSPEDALI RIUNITI DI ANCONA, CARDIOCHIRURGIA – OSPEDALI RIUNITI DI ANCONA, CARDIOCHIRURGIA – OSPEDALI RIUNITI DI ANCONA, CARDIOCHIRURGIA – OSPEDALI RIUNITI ANCONA, CARDIOCHIRURGIA – OSPEDALI RIUNITI ANCONA, CARDIOCHIRURGIA – OSPEDALI RIUNITI ANCONA, CARDIOCHIRURGIA – OSPEDALI RIUNITI ANCONA, CARDIOCHIRURGIA – OSPEDALI RIUNITI ANCONA

Background:sebbene l'uso di protocolli per il "potenziamento del recupero postoperatorio" (ERAS) sia stato associato a risultati migliori in diverse discipline chirurgiche, finora non sono disponibili dati per EARS in cardiochirurgia. Alla fine del 2016 nel nostro Centro è stato introdotto un programma “ERAS”, multidisciplinare, per il trattamento di pazienti che necessitavano di sostituzione valvolare aortica (AVR). Lo scopo di questo studio è di valutare la sicurezza e gli esiti a 30 giorni nei pazienti per i quali il protocollo ERAS era stato attuato. Materiali e Metodi:Per migliorare il programma ERAS multidisciplinare, il nostro approccio mini-invasivo (fig.1),che va oltre una mini incisione, include: (i)un “mini”-accesso chirurgico (ministernotomia-minitoracotomia),per ridurre l'impatto traumatico, il dolore postoperatorio e aumentare la soddisfazione del paziente;(ii)un sistema di circolazione extracorporea mini-invasivo (MiECC), per migliorare la protezione d’organo e diminuire la risposta infiammatoria sistemica;(iii)un protocollo di anestesia fast-track (UFT), per diminuire il tasso di complicanze postoperatorie e assicurare una recupero migliore e più precoce (fig.2).Risultati:Tra settembre 2016 e dicembre 2021, 600 pazienti (età media 72 anni, Euroscore II 1,62%) sono stati sottoposti a mini-AVR isolata presso il nostro Centro. L'anestesia UFT è stata utilizzata in 195 pazienti(32,5%) e la MiECC in 173(28,8%). Tutti i pazienti hanno ricevuto una ribilitazione immedita (3-6 ore dopo l'intervento chirurgico) e un contatto precoce con i familiari in terapia intensiva. A 30 giorni, i tassi di mortalità e ictus complessivi erano rispettivamente dello 0,3%(n=2) e dello 0,5%(n=3). Insufficienza respiratoria si è verificata in 16 pazienti(2,5%). La perdita ematica mediana a 12 ore era di 174,5 cc; le trasfusioni di sangue sono state ridotte al minimo intraoperatoriamente ed evitate nel 66% dei pazienti. Ventitre pazienti(3,8%) hanno necessitato di impianto di pacemaker definitivo. La durata mediana della degenza in terapi intensiva e ospedaliera è stata rispettivamente di 1 e 6 giorni.Conclusioni:I risultati del nostro studio confermano che l’approcio mini-AVR produce risultati clinici eccellenti con tassi di mortalità e morbilità molto bassi. Il potenziamento del protocollo ERAS nei pazienti sottoposti a mini-AVR si è dimostrato sicuro ed è stato associato a risultati promettenti.