Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Una paziente molto difficile

Corleto Antonella Rivoli (Torino) – Ospedale Degli Infermi | Giolitto Sara Rivoli (Torino) – Ospedale Degli Infermi | Varbella Ferdinando Rivoli (Torino) – Ospedale Degli Infermi

Donna di 68 anni normopeso, dislipidemica da anni, con familiarità per cardiopatia ischemica. Ipotiroidismo in terapia sostitutiva.  

Vasculopatia periferica con malattia subcritica carotidea bilaterale.

In terapia con simvastatina/ezetimibe 10/10 mg riferiti dolori muscolari con rialzo CPK e degli enzimi epatici.

A marzo 2020 ricovero in cardiologia per infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST. Alla coronarografia riscontro di malattia trivasale con stenosi subocclusiva della circonflessa media, discendente anteriore media e destra media trattate tutte con angioplastica e stents medicati. Funzione ventricolare sinistra conservata. Agli ematici LDL 216 mg/dl, per cui avviata terapia con Evolocumab 140 mg ogni 15 giorni. Agli ematici dopo 6 mesi LDL 137 mg/dl. Visti i valori di LDL non a target sospeso Evolocumab ed avviato Alirocumab 150 mg.

Nuovo ricovero in cardiologia a gennaio 2021 per sospetta ripresa di angina. Quadro coronarografico invariato. Agli ematici LDL 194 mg/dl per cui, vista l’intolleranza alla simvastatina, associato ezetimibe 10 mg.  

A settembre 2022 la paziente giunge in visita per rinnovo PT dell’Alirocumab. Agli ematici LDL 92 mg/dl.

La pz esprimeva la volontà di sospendere la terapia con anticorpi monoclonali PCSK9 inibitori per insofferenza all’autosomministrazione quindicinale del farmaco. Proposta pertanto sostituzione con Inclisiran 300 mg associato ad ezetimibe 10 mg. La somministrazione avveniva in ambulatorio con soddisfazione della paziente.

 Ad un mese dosaggio LDL: 78 mg/dl, a 3 mesi LDL: 72 mg/dl.

CONCLUSIONI: L’innovativo meccanismo d’azione, con due sole somministrazioni all’anno, e la concomitante esecuzione da parte dell’operatore sanitario, consentono ad Inclisiran di ottenere una riduzione delle LDL rapida e sostenuta nel tempo anche in condizioni di pazienti scarsamente aderenti alle terapie ipolipemizzanti.

Inclisiran è il primo siRNA che riduce i livelli di LDL silenziando l’mRNA della proteina PCSK9, coinvolta nella degradazione dei recettori R-LDL presenti sugli epatociti.

Inclisiran consente, in associazione a statina ed ezetimibe, di raggiungere i livelli target di C-LDL con sole due somministrazioni l’anno.

Attendiamo i controlli di LDL dei prossimi mesi per confermare la sua efficacia nel tempo