Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

INCLISIRAN, IL NUOVO INIBIOTRE DEL PCSK9: UNA INCREDIBILE RIDUZIONE DEL COLESTEROLO LDL NEL PRIMO PAZIENTE TRATTATATO ALL’OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO

Merlo Anna Milano (Milano) – Scuola Di Medicina E Chirurgia, Università Di Milano-Bicocca, Milano. | Maloberti Alessandro Milano (Milano) – Cardiologia 4, Ospedale Grande Metropolitano Niguarda, Milano; Scuola Di Medicina E Chirurgia, Università Di Milano-Bicocca, Milano. | Ossola Paolo Milano (Milano) – Scuola Di Medicina E Chirurgia, Università Di Milano-Bicocca, Milano. | Caccia Andrea Milano (Milano) – Scuola Di Medicina E Chirurgia, Università Di Milano-Bicocca, Milano. | Busti Andrea Milano (Milano) – Scuola Di Medicina E Chirurgia, Università Di Milano-Bicocca, Milano. | Garofani Ilaria Milano (Milano) – Scuola Di Medicina E Chirurgia, Università Di Milano-Bicocca, Milano. | Fabbri Saverio Milano (Milano) – Scuola Di Medicina E Chirurgia, Università Di Milano-Bicocca, Milano. | Senni Michele Bergamo (Bergamo) – Dipartimento Cardiovascolare, Cardiologia 4, Asst Papa Giovanni Xxiii, Bergamo. Scuola Di Medicina E Chirurgia, Università Di Milano-Bicocca, Milano. | Giannattasio Cristina Milano (Milano) – Scuola Di Medicina E Chirurgia, Università Di Milano-Bicocca, Milano. Cardiologia 4, Ospedale Grande Metropolitano Niguarda, Milano |

BACKGROUND: la dislipdiemia è uno dei principali fattori di rischio coinvolti nella malattia coronarica. Sempre più spesso, dato il nuovo target di colesterolo LDL in prevenzione secondaria, la terapia orale non è più sufficiente. Inclisiran è uno small interfiring RNA che inibisce la sintesi epatica del PCSK9, portando, con una sola somministrazione ogni 6 mesi, ad una riduzione delle LDL fino al 50%.

CASO CLINICO: Un uomo di 53 anni con una anamnesi cardiovascolare muta si è presentato nel nostro pronto soccorso con angor tipico irradiato al braccio sinistro, insorto dopo stress emotivo. L'elettrocardiogramma non mostrava alterazioni acute in senso ischemico parallelamente a valori di troponina stabili (18 ng/l). Il paziente presentava i seguenti fattori di rischio: diabete mellito di tipo 2, dislipidemia, apnee ostruttive del sonno, obesità (BMI 30). Data la presentazione clinica e gli innumerevoli fattori di rischio il paziente è stato sottoposto a TC coronarica che ha mostrato una stenosi critica dell'arteria interventricolare anteriore (IVA) e della coronaria destra (CD). La successiva coronarografia ha confermato i riscontri sull'IVA ma non sulla coronaria destra che invece ha mostrato una stenosi non significativa del 30%. Il paziente è stato così trattato mediante angioplatica e stent medicato sull'IVA. Al momento dell'accesso in pronto soccorso il paziente era già in terapia ipolipemizzante con rosuvastatina/ezetimibe 10/10 mg, motivo per il quale si è incrementato il dosaggio a 20/10 mg. Alla prima rivalutazione successiva al ricovero, il colesterolo LDL era 70 mg/dL, per questo motivo il paziente è stato candidato a terapia con inclisiran. Dopo 3 mesi dalla prima somministrazione si è evidenziato una incredibile riduzione del colesterolo (colesterolo totale 78 mg/dL, LDL 11 mg/dL), raggiungendo con una sola somministrazione il target richiesto dalle attuali linee guida.

CONCLUSIONI: Inclisiran è una valida opzione terapeutica per raggiungere il target di colesterolo nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare. Nel nostro primo paziente trattato con tale farmaco in aggiunta alla terapia con statine ed ezetimibe, si è ottenuta una riduzione del colesterolo LDL pari all'85%, molto più di quanto atteso. Ulteriori studi saranno necessari per trovare variabili che identifichino i pazienti che traggono il maggior beneficio in termini di riduzione del colesterolo da incliciran.