Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Anticoagulanti orali non antagonisti della vitamina K nei talassemici

Capanni Andrea Ferrara (Ferrara) – Azienda Ospedaliero-Universitaria Di Ferrara | Clò Stefano Ferrara (Ferrara) – Azienda Ospedaliero-Universitaria Di Ferrara | Sirugo Paolo Ferrara (Ferrara) – Azienda Ospedaliero-Universitaria Di Ferrara | Guardigli Gabriele Ferrara (Ferrara) – Azienda Ospedaliero-Universitaria Di Ferrara | Bertini Matteo Ferrara (Ferrara) – Azienda Ospedaliero-Universitaria Di Ferrara | Orazio Giovanni Ferrara (Ferrara) – Azienda Ospedaliero-Universitaria Di Ferrara | Malagù Michele Ferrara (Ferrara) – Azienda Ospedaliero-Universitaria Di Ferrara

Apixaban, edoxaban, rivaroxaban e dabigatran (NAO) sono farmaci diffusamente utilizzati e raccomandati nella prevenzione di eventi tromboembolici nei pazienti con fibrillazione o flutter atriale e nel trattamento e nella prevenzione di trombosi venosa profonda ed embolia polmonare. Tuttavia è scarsamente riportato in letteratura il loro utilizzo nei pazienti affetti da β-talassemia, che presentano un’alta incidenza di fibrillazione atriale (FA) e per i quali il rapporto tra rischio tromboembolico ed emorragico è di fondamentale importanza. In questo studio sono stati arruolati e seguiti 18 pazienti affetti da β-talassemia dipendente da trasfusioni, in trattamento con NAO, in profilassi tromboembolica, per riscontro di FA o flutter atriale. Durante il follow-up, durato mediamente 21 ± 15 mesi per ciascun paziente, non si sono registrati eventi tromboembolici. Solo in 3 pazienti si sono registrati episodi di sanguinamento, classificati come non-maggiori, che non hanno determinato la sospensione del farmaco. Nessun paziente ha necessitato di trasfusioni aggiuntive. 2 pazienti hanno sviluppato dispepsia in seguito ad assunzione di dabigatran, per cui il farmaco è stato sostituito con un NAO differente con conseguente risoluzione del sintomo. Tali dati suggeriscono che l’uso dei NAO possa essere efficace e sicuro nella profilassi tromboembolica nei pazienti affetti da β-talassemia.