Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

STEMI subacuto ed ictus ischemico in corso di infezione da SARS-COV2: un case report

Sias Emanuela Cagliari (Ca) – Sc Di Pronto Soccorso E Obi Dell’Arnas G. Brotzu, Presido San Michele, Cagliari | Farina Giancarlo Cagliari (Ca) – Sc Di Pronto Soccorso E Obi Dell’Arnas G. Brotzu, Presido San Michele, Cagliari | Fiori Maria Grazia Cagliari (Ca) – Sc Di Pronto Soccorso E Obi Dell’Arnas G. Brotzu, Presido San Michele, Cagliari | Polo Fabrizio Cagliari (Ca) – Sc Di Pronto Soccorso E Obi Dell’Arnas G. Brotzu, Presido San Michele, Cagliari

Donna di 71 anni giunge in PS per emiparesi sinistra e disartria.
Paziente vigile, orientata, collaborante.  Emiparesi sinistra. Disartria. Emodinamica stabile. NIHSS 8, Ranking 2. Si eseguono esami ematochimici, EGA, tampone per SARS-Cov2. 
All’ECG evidenza di sovraslivellamento del tratto ST in sede inferolaterale con onde Q in sede inferiore e onde T negative nelle derivazioni inferolaterali.

Reinterrogata riferisce due giorni fa episodio di algia toracica irradiata all’arto superiore sinistro.

All’ecoCG in urgenza VS non dilatato con funzione sistolica globale ai limiti inferiori, acinesia inferiore e infero-laterale e medio-basale con parete iper-rifrangente e spessori conservati. Lieve falda di versamento pericardico circonferenziale, non emodinamicamente significativo.

Nel sospetto di sindrome aortica viene eseguita angioTC encefalo, collo e torace negativa per lesioni recenti; nella fase angio opacizzazione assente di arteria vertebrale sinistra sino al tratto V3, sospetta per dissezione.

Gli esami mostrano hsTnI 9433 ng/l, PCR 15.6 mg/dl, tampone per Sars-Cov2 positivo.

Le raccomandazioni sull’esecuzione della fibrinolisi nell’adulto con contemporaneo ictus ischemico e STEMI subacuto sono contrastanti: per le LG ASA/AHA nell’infarto recente (entro tre mesi) il trattamento è ragionevole qualora sia coinvolta la parete inferiore o destra. Per le LG ESO, se lo STEMI si è verificato nei sette giorni precedenti si sconsiglia di praticare la fibrinolisi. Le LG italiane considerano ragionevole il trattamento con r-TPA dell’ictus acuto con successiva PTCA ed eventuale stent, e riconoscono un rischio molto basso di emopericardio.

In considerazione del tempo trascorso dalla sintomatologia anginosa, che al momento della visita pare risolta, della presenza di onde Q all’ECG e delle alterazioni ecocardiografiche, l’IMA è stato considerato subacuto senza quindi indicazione allo studio coronarografico urgente.
Dopo discussione collegiale si è concordato per un atteggiamento conservativo per entrambe le patologie; è stata impostata singola terapia antiaggregante con ASA e monitoraggio ECG continuo.

Nonostante la cautela nel trattamento la paziente dopo 15 giorni dal ricovero è andata incontro a rottura di cuore ed exitus.

La mancanza di linee guide univoche sul trattamento dei pazienti con contemporaneo ictus ischemico e STEMI subacuto impongono un’attenta valutazione del singolo caso e la ricerca di possibili fattori predisponenti a una prognosi infausta.