Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Approccio mini-invasivo per i reinterventi sulla valvola mitrale

Fiorentino Mariafrancesca Cotignola (Ravenna) – Maria Cecilia Hospital Gvm | Mikus Elisa Cotignola (Ravenna) – Maria Cecilia Hospital Gvm | Tripodi Alberto Cotignola (Ravenna) – Maria Cecilia Hospital Gvm | Zucchetta Fabio Cotignola (Ravenna) – Maria Cecilia Hospital Gvm | Calvi Simone Cotignola (Ravenna ) – Maria Cecilia Hospital Gvm | Sangiorgi Diego Cotignola (Ravenna) – Maria Cecilia Hospital Gvm | Tenti Elena Cotignola (Ravenna) – Maria Cecilia Hospital Gvm | Savini Carlo Cotignola (Ravenna) – Maria Cecilia Hospital Gvm

Introduzione I reinterventi  cardiochirugici sulla valvola mitrale in sternotomia mediana rappresentano tutt’ora una sfida per il chirurgo per le tenaci aderenze, la difficile esposizione della valvola e l’alto rischio di lesionare eventuali bypass pervi. L’utilizzo di un approccio in mini-invasivo potrebbe ridurne la complessità. Riportiamo la nostra esperienza di re-interventi sulla valvola mitrale in minitoracotomia destra.

Metodi Da marzo 2010 a Maggio 2022, 58 pazienti (età mediana 68 anni (IQR  56-76) and 41.4% di sesso femminile) sono stati sottoposti a reintervento sulla valvola mitrale in minitoracotomia destra. L’Euroscore II mediano era 3.83 (IQR 2.54-7.28).

Risultati Il tempo mediano trascorso tra il primo e secondo intervento è stato di 6.1 anni (IQR 1.0-10.3) years. Il primo intervento era consistito nella riparazione della valvola mitrale nel 60% dei pazienti, nella sostituzione mitralica nel 15%, bypass aorto-coronarico nel 12% e sostituzione valvolare aortica in circa il 9% della popolazione. Quattro pazienti (6.9%) erano affetti da endocardite attiva al momento del secondo intervento. Il tempo mediano di circolazione extracorporea e clampaggio aortico sono stati rispettivamente 120 (IQR 80-148) minuti e 81 (IQR 59.5-114) minutes. In nessun caso è stata necessaria la conversione in sternotomia completa. Ventotto pazienti (48.3%) hanno richiesto trasfusioni con emazie concentrate. L’incidenza di fibrillazione atriale post-operatoria è stata del 10.3% (6 pazienti), mentre 7 pazienti (12.1%) hanno necessitato dell’impianto di Pace-maker definitivo a causa di un blocco atrio-ventricolare completo. Inoltre, in un solo caso (1.7%) è stata necessaria una riapertura per sanguinamento. Un paziente ha richiesto reintubazione, dialisi e supporto con ECMO per shock settico che ne ha causato il decesso. Il tempo mediano di ventilazione meccanica è stato di 7 ore (IQR 4-13), mentre la degenza media in terapia intensive e quella ospedaliera totale sono state rispettivamente 2 (IQR 2-3) giorni and 10 (IQR 8-15) giorni. La mortalità intra-ospedaliera e a 30 giorni è stata dell’1.7%.

Conclusioni Nella nostra esperienza, l’utilizzo di un approccio mini invasive per I reinterventi sulla valvola mitrale è fattibile e sicuro, con tempi di circolazione extracorporea e clampaggio aortico accettabili e buoni risultati intra-ospedalieri. Dunque dovrebbe essere considerate come opzione in questo setting di pazienti, soprattutto qualora siano presenti bypass pervi.