Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Diabete mellito e scompenso cardiaco: una associazione pericolosa

Iulianella Renzo Roma (Rm) – Ospedale S Pertini | Schirripa Valentina Roma (Rm) – Ospedale Pertini | Perna Silvia Roma (Rm) – Ospedale Pertini | Sciahbasi Alessandro Roma (Rm) – Ospedale Pertini | Renda Martina Roma (Rm) – Ospedale Pertini | Romano Carlotta Roma (Rm) – Ospedale Pertini | Castro Antonio Roma (Rm) – Ospedale Pertini | Granatelli Antonino Roma (Rm) – Ospedale Pertini

INTRODUZIONE
Il diabete mellito rappresenta una frequente co-morbilità nei pazienti con scompenso cardiaco. La presenza di diabete si associa a più elevati tassi di morbilità e mortalità cardiovascolare. Negli ultimi anni, l’introduzione di sistemi di monitoraggio remoto dei pazienti con scompenso cardiaco ha permesso una più attenta gestione clinico-farmacologica degli stessi sebbene non vi siano ampi studi a riguardo. Scopo del nostro studio è stato quello di valutare la prognosi dei pazienti con diabete mellito e scompenso cardiaco sottoposti a monitoraggio remoto.
METODI
Sono stati reclutati nello studio tutti pazienti sottoposti ad impianto di device per scompenso cardiaco nel nostro Centro ed è stata valutata l’incidenza di eventi (nuove ospedalizzazioni o ricoveri) durante il periodo compreso fra il 1 Gennaio 2021 e il 31 Dicembre 2021. I pazienti sono stati monitorati da remoto e per tutti è stato effettuato un contatto telefonico diretto o con uno dei familiari. Sono stati registrati i dati relativi alle caratteristiche cliniche ed alla terapia farmacologica. 
RISULTATI
In totale sono stati arruolati nello studio 240 pazienti (73±11 anni, 81% maschi) di cui 74 diabetici (73±11 anni, 87% maschi) e 166 non diabetici (73±10 anni, p=0.82, 80% maschi, p= 0.198). I due gruppi non presentavano differenze statisticamente significative in termini di caratteristiche cliniche ad eccezione di una maggiore incidenza di coronaropatia nei pazienti diabetici (70%) e di malattica coronarica multivasale (67%) rispetto ai pazienti non diabetici (57% di coronaropatia p= 0.05, e 46% di multivasali p= 0.02). Non vi erano differenze significative in termini di terapia farmacologica ad eccezione di un maggiore impiego di statine nel gruppo dei pazienti diabetici (84%) rispetti ai non diabetici (64%, p= 0.002). I pazienti diabetici hanno presentato un tasso di mortalità di quasi 4 volte superiore rispetto ai pazienti non diabetici (22% e 6% rispettivamente, p< 0.0001). Differentemente i tassi di ospedalizzazione non sono stati significativamente differenti fra i pazienti diabetici (24%) rispetto ai non diabetici (28%, p= 0.58) 
CONCLUSIONI
L’associazione di diabete mellito e scompenso cardiaco rappresenta una combinazione particolarmente pericolosa associata ad un aumento dell’incidenza di morte. Nei pazienti diabetici dovrebbero essere quindi particolarmente implementate le strategie di monitoraggio clinico e l’intensità della terapia farmacologica.