Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P429

IMPATTO PROGNOSTICO DEL TEST DA SFORZO DOPO 6 MESI DA PCI COMPLESSA DELLA BIFORCAZIONE DEL TRONCO COMUNE

G. Rigatelli, M. Zuin, F. Gianese, C. Bilato, L. Roncon

Premessa/Obiettivo: Il valore prognostico del test da sforzo dopo lo stenting complesso della biforcazione del tronco comune  è stato scarsamente studiato nell'era moderna.

Metodi: Abbiamo analizzato retrospettivamente i dati procedurali e clinici dei pazienti indirizzati al nostro centro per malattie complesse della biforcazione del tronco comune , trattati utilizzando uno stent singolo o doppio [provisional stenting, T o T-and-Protrusion (TAP), Culotte e Tecniche Nano-inverted-T (NIT)] tra gennaio 2008 e maggio 2018. Il test da sforzo è stato eseguito  a 6 mesi durante il periodo di follow-up per tutti i pazienti.

Risultati: Sono stati valutati cinquecentodue pazienti (316 maschi, età media 70,3±12,8 anni, punteggio SYNTAX  medio 31,6±6,3). Ad un follow-up medio di 37,1±10,8 mesi (range 22,1-47,3 mesi), il tasso di fallimento della lesione target (TLF) era del 10,1%. La trombosi dello stent e la mortalità cardiovascolare sono state osservate rispettivamente nell'1,2% e nel 3,6% dei casi. Un test da sforzo positivo a 6 mesi di follow-up è stato rilevato in 42 pazienti su 502 (8,4%) e correlato con restenosi angiografica in 38 pazienti (7,6%): 7/171 pazienti nel gruppo Cross-over (4,1%), 10 /61 pazienti nel gruppo T o TAP (16,4%), 15/98 pazienti nel gruppo Culotte (15,3%) e 6/172 pazienti nel gruppo NIT (3,5%). L'analisi di regressione multivariata di Cox ha dimostrato come l'età > 75 anni (HR 1,45, IC 95%: 1,33-1,58, p=0,03), la  dislipidemia (HR: 1,68, IC 95%: 1,58-1,72, p<0,001), una eGFR <30 ml /min/1,73 m2 (HR: 1,44, IC 95%: 1,38-1,52, p=0,04), la presenza di una malattia trivasale (HR: 1,89, IC 95%: 1,89, IC 95%: 1,84-1,93, p<0.001), un punteggio di SYNTAX > 25 (HR:1,67, IC 95%: 1,61-1,76, p=0,01), la necessità di Rotablator (HR: 1,66, IC 95%: 1,61-1,75, p=0,02) ed numero di stent impiantati (HR: 1,12 , 95% CI: 1,08-1,16, p<0,001) fossero predittori indipendenti di un test da sforzo  positivo. I pazienti che riportavano un test da sforzo negativo a 6 mesi di follow-us avevano una maggiore libertà da TLF ed una sopravvivenza migliore rispetto a quelli con test da sforzo positivo (Figura 1 Pannelli A e B).

Conclusioni: Un test da sforzo negativo eseguito dopo 6 mesi dallo stent di una malattia complessa della biforcazione del tronco comune  ha predetto risultati eccellenti a 3 anni di follow-up.Premessa/Obiettivo: Il valore prognostico del test da sforzo dopo lo stenting complesso della biforcazione del tronco comune  è stato scarsamente studiato nell'era moderna.

Metodi: Abbiamo analizzato retrospettivamente i dati procedurali e clinici dei pazienti indirizzati al nostro centro per malattie complesse della biforcazione del tronco comune , trattati utilizzando uno stent singolo o doppio [provisional stenting, T o T-and-Protrusion (TAP), Culotte e Tecniche Nano-inverted-T (NIT)] tra gennaio 2008 e maggio 2018. Il test da sforzo è stato eseguito  a 6 mesi durante il periodo di follow-up per tutti i pazienti.

Risultati: Sono stati valutati cinquecentodue pazienti (316 maschi, età media 70,3±12,8 anni, punteggio SYNTAX  medio 31,6±6,3). Ad un follow-up medio di 37,1±10,8 mesi (range 22,1-47,3 mesi), il tasso di fallimento della lesione target (TLF) era del 10,1%. La trombosi dello stent e la mortalità cardiovascolare sono state osservate rispettivamente nell'1,2% e nel 3,6% dei casi. Un test da sforzo positivo a 6 mesi di follow-up è stato rilevato in 42 pazienti su 502 (8,4%) e correlato con restenosi angiografica in 38 pazienti (7,6%): 7/171 pazienti nel gruppo Cross-over (4,1%), 10 /61 pazienti nel gruppo T o TAP (16,4%), 15/98 pazienti nel gruppo Culotte (15,3%) e 6/172 pazienti nel gruppo NIT (3,5%). L'analisi di regressione multivariata di Cox ha dimostrato come l'età > 75 anni (HR 1,45, IC 95%: 1,33-1,58, p=0,03), la  dislipidemia (HR: 1,68, IC 95%: 1,58-1,72, p<0,001), una eGFR <30 ml /min/1,73 m2 (HR: 1,44, IC 95%: 1,38-1,52, p=0,04), la presenza di una malattia trivasale (HR: 1,89, IC 95%: 1,89, IC 95%: 1,84-1,93, p<0.001), un punteggio di SYNTAX > 25 (HR:1,67, IC 95%: 1,61-1,76, p=0,01), la necessità di Rotablator (HR: 1,66, IC 95%: 1,61-1,75, p=0,02) ed numero di stent impiantati (HR: 1,12 , 95% CI: 1,08-1,16, p<0,001) fossero predittori indipendenti di un test da sforzo  positivo. I pazienti che riportavano un test da sforzo negativo a 6 mesi di follow-us avevano una maggiore libertà da TLF ed una sopravvivenza migliore rispetto a quelli con test da sforzo positivo (Figura 1 Pannelli A e B).

Conclusioni: Un test da sforzo negativo eseguito dopo 6 mesi dallo stent di una malattia complessa della biforcazione del tronco comune  ha predetto risultati eccellenti a 3 anni di follow-up.