Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

IL REBUS DELLE INFEZIONI DI TASCA

Dentico Alessia Bari (Ba) – A. O. U. C. Policlinico Di Bari | Ferrieri Alessandra Bari (Ba) – A. O. U. C. Policlinico Di Bari | Altieri Teresa Bari (Ba) – A. O. U. C. Policlinico Di Bari | Carretta Francesca Maria Roma (Rm) – Università Campus Bio-Medico Di Roma | D’Agostino Carlo Bari (Ba) – A. O. U. C. Policlinico Di Bari | Carretta Domenico Maria Bari (Ba) – A. O. U. C. Policlinico Di Bari

INTRODUZIONE: Le linee guida definiscono l’infezione di tasca come un’infezione limitata esclusivamente alla tasca del generatore. Questa è clinicamente associata a segni locali di infiammazione. Spesso però l’infezione coinvolge anche gli elettrocateteri che costituiscono una porta d’ingresso per l’infezione a livello cardiaco e sistemico. L’infezione di tasca costituisce un grande rebus per il tipo di approccio da adottare, conservativo o aggressivo? Il nostro studio vuole individuare i criteri predittivi significativi per elaborare uno score che individui i pazienti più a rischio di endocardite e sepsi.  

MATERIALI E METODI: Sono stati arruolati 66 pazienti sottoposti ad estrazione per infezione di tasca. Tutti i pazienti prima dell’estrazione sono stati sottoposti ad indagini strumentali e di laboratorio per ricercare vegetazioni o positività colturale.  

RISULTATI: Dei 66 pazienti, 61 hanno presentato vegetazioni e/o positività all'esame colturale dei cateteri. L’analisi statistica ha permesso di assegnare ad ogni segno e/o sintomo un punteggio (si veda tabella) con la creazione di uno score con un cut-off massimo di 5. I 61 pazienti positivi avevano uno score maggiore/uguale a 5. Lo score così strutturato ha dimostrato una predittività del 92,4%, risultando positivo in 61 pazienti su 66.  

CONCLUSIONE: Nei pazienti con infezione di tasca l’individuazione di uno score altamente predittivo di endocardite o sepsi su leads permette al clinico di individuare facilmente i pazienti a più alto rischio da avviare rapidamente a centri di terzo livello per il trattamento più idoneo della situazione clinica senza dover effettuare esami particolari, spesso di difficile esecuzione (PET/TAC), e consente all’elettrofisiologo, che dovrà effettuare la procedura di estrazione, di avere un’indicazione precisa in classe I. Lo studio da noi avviato è uno studio preliminare che ha il limite della numerosità dei pazienti arruolati. Ci riproponiamo di aumentare il numero dei pazienti grazie alla collaborazione con altri centri che effettuano estrazioni. Tuttavia questo studio, in base ai dati finora ottenuti, potrebbe essere una guida alla gestione dei pazienti con infezione di tasca che spesso creano imbarazzo decisionale sulla terapia da adottare anche per poca chiarezza delle linee guida.