Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

CARDIOMIOPATIA DILATATIVA COMPLICATA DA ICTUS CEREBRI CARDIO-EMBOLICO: QUANDO L’ICTUS È LA PRIMA MANIFESTAZIONE DI UN PROBLEMA CARDIOLOGICO

Palazzolo Martina Teramo (Te) – Utic – P.O. Teramo | Carlà Andrea Teramo (Te) – Utic – P.O. Teramo

Donna di 53 anni. In anamnesi non patologie degne di nota. Familiarità per morte improvvisa. Giungeva in PS per deficit sensitivo-motorio dell’emilato sinistro associato a dispnea per sforzi moderati.

All’esame obiettivo segni di congestione sistemica e polmonare, confermati da Rx torace che documentava versamento pleurico bilaterale ed impegno interstizio-alveolare. 

All’ECG: R/s a fc di 120 bpm. Ritardo di conduzione sinistra (QRS 117 ms). Atipie della ripolarizzazione ventricolare.

Alla TC encefalo: non segni di lesioni riferibili ad eventi ischemici e/o emorragici in fase acuta.

Veniva effettuato ecocardiogramma che mostrava severa dilatazione e disfunzione contrattile del ventricolo sinistro in relazione a dissinergie multiple di parete (EF 25 %). Insufficienza mitralica funzionale di grado moderato. Trombosi endocavitaria apicale del ventricolo sinistro. Sezioni destre ai limiti superiori. 

Seguiva ricovero in UTIC per CMD con insufficienza cardiaca acuta complicata da trombosi endoventricolare sinistra ed ictus cerebri cardio-embolico e veniva avviata terapia con eparina sodica e.v, terapia diuretica e NIV.

Veniva effettuata RMN encefalo a 24 h che mostrava aree di alterato segnale in sede temporale e frontale destra come per sofferenza tissutale ischemica in fase acuta/recente. 

Durante la degenza si osservava progressivo miglioramento dello stato obiettivo e clinico, assenza di aritmie significative al monitoraggio del ritmo. 

All’angiografia coronarica: albero coronarico esente da stenosi. 

La paziente veniva dimessa con terapia ottimizzata per lo scompenso, DOAC off label per la trombosi e bassi dosaggi di diuretico dell’ansa con indicazione a stretto follow up clinico-strumentale anche per un eventuale impianto di ICD.

Al controllo post-dimissione: miglioramento della sintomatologia e della classe funzionale, miglioramento della funzione sistolica e delle volumetrie biventricolari, riduzione della trombosi endocavitaria apicale del ventricolo sinistro.

RMN cardiaca (ad 1 mese): CMD non ischemica con severo rimodellamento e riduzione della performance sistolica biventricolare. LVEF 33 %. Multifocali aree di potenziamento da fibrosi tissutale a tipo non ischemico. Completa risoluzione della trombosi endoventricolare. 

ETT a 3 mesi: miglioramento delle dimensioni endoventricolari con notevole recupero della funzione sistolica ventricolare EF 50%. Non indicato pertanto impianto di ICD.