Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P409

MALATI DI PARKINSON VS ADULTI SANI: ATTIVITÀ SIMPATICOMIMETICA CARDIACA A CONFRONTO

R. Regolanti, O. Bagni, P. Cannas, M. Raponi , A. Denaro, N. Alessandri
CARDIOLOGIA UNIVERSITARA – POLO PONTINO LA SAPIENZA DI ROMA, OSPEDALE SANTA MARIA GORETTI DI LATINA – REPARTO DI MEDICINA NUCLEARE, OSPEDALE SANTA MARIA GORETTI DI LATINA – REPARTO DI MEDICINA NUCLEARE, OSPEDALE SANTA MARIA GORETTI DI LATINA – REPARTO DI CARDIOLOGIA, ICOT – REPARTO DI NEUROLOGIA, CARDIOLOGIA UNIVERSITARA – POLO PONTINO LA SAPIENZA DI ROMA

In recenti lavori è stato osservato che l’innervazione simpatica cardiaca collabori agli adattamenti emodinamici del sistema cardiovascolare in relazione alle mutevoli esigenze. Orimo et al, attraverso l’utilizzo della scintigrafia con MIBG, ha evidenziato nei malati di Parkinson una marcata riduzione della captazione miocardica del MIBG corrispondente ad una denervazione simpaticomimetica cardiaca in relazione alla gravità della malattia. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare le variazioni morfo-funzionale del cuore ad uno stimolo simpaticomimetico programmato (test dopamina) sia in sani che in Parkinson. Materiali e metodi: presso la Cardiologia Universitaria “La Sapienza” di Roma polo pontino, sono stati sottoposti 10 pz affetti da PD (età 56±5,5 di cui  6M, 4D) e 10 sani (54±6,4 di cui 6M,4D), in assenza di FR cardiovascolari; Esami ematochimici, ECG, Rx torace,  Eco-TSA, tilt test, ecocardio-  Dopamina (2D-stress)  e  Scintigrafia al MIBG. In 2D-stress è stato valutato t-student della F.acc + EF+ tempi diastolici sx e dx + GLS + Tapse + PAPS a 10, 20,30,40 µ dopa e la loro correlazione (r-pearson) due gruppi. Risultati: alla dose di 40 gamma annoveriamo: la FreqCar con p 0,002; la E con p 0,01; IVRT con p 0,03; la TAPSE con p 0,03; la FE Simp con p 0,03. H/M 30m con p 0,001; H/M 3 h con p 0,0004. Discussione: l’osservazione dei dati nei due gruppi di pz, in assenza patologia cardiologica in atto e remota, ha evidenziato un comportamento dei valori nel range sia in condizioni basali che durante stimolazione dopa. Il confronto dei due gruppi sia basali che durante stimolo a dose progressiva che si osserva una differenza statistica (P<0,05) sia sulla funzione sistolica che diastolica. Il confronto nei due gruppi nelle diverse fasi di stimolo ha evidenziato un comportamento parallelo di crescita ma con velocità (Dp/Dv) differente. Non esiste una spiegazione univoca di tali risultati: sicuramente il ruolo centrale è giocato dalla scarsa rappresentazione delle terminazioni nervose post-gangliari nonché dalla riduzione significativa dei recettori adrenergici cardiaci nei Parkison . Conclusioni: Il numero esiguo di pz ed i dati osservati, stimola i ricercatori a continuare lo studio per meglio capire quali meccanismi fisiopatologici sottendano queste osservazioni e verificare la presenza di un rapporto inverso tra PD e tutte quelle patologie cardiologiche da iperstimolo catecolaminergico, che rientrano nel l’ambito delle MINOCA.