Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Un insolito versamento pericardico sintomatico alla ventiquattresima settimana gestazionale

Condello Chiara Treviso (Treviso) – Uoc Cardiologia, Ospedale Ca’ Foncello Di Treviso, Ulss 2 Marca Trevigiana | Gasparetto Nicola Treviso (Treviso) – Uoc Cardiologia, Ospedale Ca’ Foncello Di Treviso, Ulss 2 Marca Trevigiana | Possamai Marta Treviso (Treviso) – Uoc Cardiologia, Ospedale Ca’ Foncello Di Treviso, Ulss 2 Marca Trevigiana | Busato Enrico Treviso (Treviso) – Uoc Ostetricia E Ginecologia, Ospedale Ca’ Foncello Di Treviso, Ulss 2 Marca Trevigiana | Gherlinzoni Filippo Treviso (Treviso) – Uoc Ematologia, Ospedale Ca’ Foncello Di Treviso, Ulss 2 Marca Trevigiana | Zanatta Paolo Treviso (Treviso) – Uoc Anestesia E Rianimazione, Ospedale Ca’ Foncello Di Treviso, Ulss 2 Marca Trevigiana | Cernetti Carlo Treviso (Treviso) – Uoc Cardiologia, Ospedale Ca’ Foncello Di Treviso, Ulss 2 Marca Trevigiana

Introduzione: le malattie del pericardio in gravidanza hanno incidenza molto bassa. Le condizioni cliniche più comuni sono: l’idropericardio, tipico del terzo trimestre e spesso a risoluzione spontanea, e la pericardite (meno frequente). L’ecocardiogramma è l’esame diagnostico di prima scelta.

Caso clinico: Donna, 38 anni, 24° settimana gestazionale, accede in pronto soccorso per stato ansioso, tosse, reflusso gastroesofageo, inappetenza e scialorrea ingravescenti. Per lieve rialzo della troponina esegue valutazione cardiologica con riscontro di minimo versamento pericardico circonferenziale. Ricoverata in Cardiologia, si è assistito ad progressivo aumento del versamento fino a 20 mm (sede apicale e posteriore) senza risentimento emodinamico ma associato a peggioramento della tosse e dispnea per minimi sforzi. Nonostante inizio della terapia corticosteroidea, ulteriore aggravamento clinico con comparsa di ortopnea con tirage, diaforesi e oligoanuria. Ad una rivalutazione ecocardiografica, in finestra parasternale, evidenza di massa ipervascolarizzata improntante i grossi vasi. Dopo valutazione collegiale, eseguita TC torace con mezzo di contrasto (RM non attuabile per ortopnea obbligata) con riscontro di lesione espansiva solida (11,5 x 7 mm) occupante il mediastino con compressione di vena cava superiore, trachea e rami bronchiali principali, suggestiva per patologia linfoproliferativa. Eseguita pericardiocentesi con accesso subxifoideo ed evacuazione di 400 ml di liquido ematico con iniziale ripresa della diuresi. Per peggioramento degli scambi gassosi si è resa necessaria intubazione orotracheale. Eseguito quindi parto cesareo d’urgenza e successivo prelievo bioptico chirurgico della massa con riscontro di Linfoma non Hodgkin diffuso a grandi cellule B. Avviata terapia steroidea ad alte dosi e vinblastina, la paziente è stata estubata in seconda giornata. Dopo 4 cicli di terapia, alla PET TC evidenza di remissione completa di malattia.

Conclusioni: la gravidanza di per sé non rappresenta un fattore predisponente allo sviluppo di una patologia pericarditica. Sebbene nella maggior parte dei casi il coinvolgimento pericardico risulta benigno, nel sospetto di pericardite è indicato l’uso di terapia corticosteroidea dopo la 20° settimana di gestazione, per evitare complicanze fetali da FANS. In caso di mancata risposta, l’impiego di metodiche di imaging avanzato (anche potenzialmente pericolose per il feto) non deve essere procrastinato.