Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

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LA CARDIOCHIRURGIA DURANTE LA PANDEMIA DA COVID 19: UN NUOVO FATTORE DI RISCHIO DA CONSIDERARE?

G. Santise, A. Mariniello, A. Desoky, S. Nardella, M. Franciulli, A. Iavazzo, D. Maselli
CLINICA MEDITERRANEA, CLINICA MEDITERRANEA, CLINICA MEDITERRANEA, CLINICA MEDITERRANEA, CLINICA MEDITERRANEA, UNIVERSITÀ FEDERICO II, CLINICA MEDITERRANEA

Introduzione: Dopo quasi due anni ormai dall'inizio della pandemia di Covid 19 si sta registrando un certo numero di pazienti che afferiscono alle strutture cardiochirurgiche con anamnesi positiva per infezione da Covid 19 più o meno recente. Scopo dello studio è analizzare l’outcome dei pazienti con anamnesi positiva per Covid 19 sottoposti ad intervento cardiochirurgico.   Metodo: Dal 1 febbraio 2021 al 31 dicembre 2021 sono stati analizzati tutti i pazienti sottoposti ad  intervento cardiochirurgico presso la Clinica Mediterranea di Napoli, con anamnesi positiva per infezione da Covid 19. Per questi pazienti è stata valutata la condizione respiratoria di base con RX torace ed eventuale CT ad alta risoluzione, consulenza pneumologica e se richiesto spirometria. L'outcome postoperatorio è stato valutatato analizzado i tempi di intubazione, degenza in terapia intensiva ed in reparto, insufficienza renale e respiratoria, complicanze postoperatorie, decesso.   Risultati: Su 358 interventi cardiochirurgici eseguiti, 13 pazienti avevano una anamnesi positiva per infezione da Covid 19, ma un tampone negativo al momento del ricovero. Il tempo medio trascorso dall'infezione era di 5.1+/- 2.1 mesi, 38.4% dei pazienti aveva avuto una malattia asintomatica o pasucisintomatica, mentre il 61.5 % aveva avuto sintomi moderati o gravi con evidenza radiologica di polmonite interstiziale o addensamenti, una paziente aveva sviluppato complicanze extrapolmonari (trombosi valvolare). La mortalità  ospedaliera  è stata del 15.3% (2 pazienti), mentre il tempo medio di intrubazione  è stato 73.5 +/- 115 h (un paziente ventilato per quasi duemila ore non è stato conteggiato nella media).  La degenza media in terapia intensiva è stata di 12 +/- 22 giorni, mentre quella totale postoperatoria  di 17 +/-22  giorni, il 38.4% ha sofferto di insufficienza respiratoria acuta che ha necessitato reintubazione o  nuovo ricovero in terapia intensiva,   il 30.7 % ha registrato una insufficienza renale acuta con necessità di dialisi, il 23.1%  ha sofferto di alterazioni coagulative (trombosi intrastent, emorragia postoperatoria, ematoma del pettorale). Altre complicanze registrate in tali pazienti sono state: ictus cerebri in un paziente ed  infezione della ferita sternale in un altro.   Conclusioni: Una anamnesi positiva per Covid 19 sembra essere un importante fattore di rischio per complicanze postoperatorie e mortalità nei pazienti sottoposti a ad intervento cardiochirurgico.