Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P394

DA UNA PET IL PRIMO ED INASPETTATO ORIENTAMENTO DIAGNOSTICO

A. Capoferri, R. Sanvito , E. Aiolfi, F. Cinelli , A. Pavone, F. Canziani, M. Rondi
ASST-BERGAMO OVEST, ASST-BERGAMO OVEST, ASST-BERGAMO OVEST, ASST-BERGAMO OVEST, ASST-BERGAMO OVEST, ASST-BERGAMO OVEST, ASST-BERGAMO OVEST

Introduzione. La medicina nucleare ha un ruolo rilevante nella diagnosi e nella cura di numerose patologie. Nell’ambito cardiologico può essere utilizzata per ottenere molte informazioni riguardo la cardiopatia ischemica, la cardiopatia infiltrativa e le patologie infiammatorie e infettive come le endocarditi. L’impatto maggiore nell’ambito di queste ultime patologie si è ottenuto mediante l’utilizzo di F-fluorodeoxiglucosio (FDG) nello studio dei pazienti portatori di dispositivi elettronici impiantabili e di protesi o valvole sostituite. A tale proposito riporto il caso di un paziente con esiti di impianto di tubo valvolato in cui una PET eseguita per indagare una patologia infiammatoria ha permesso di porre diagnosi di endocardite. Discussione: il caso tratta di un uomo di 66 anni sottoposto nel 2015 ad intervento sec. Bentall per dissezione aortica di tipo A; permane dissezione aortica cronica (Stanford B). Diabetico con insufficienza renale cronica e BPCO. Ricoverato in medicina per lombalgia, disuria ed episodi di brivido senza piressia. Indici infiammatori elevati ma con urinocoltura ed emocolture negative eseguite su isolato picco febbrile. TC torace negativa per localizzazioni flogistiche e per intensa rachialgia nel sospetto di spondilodiscite viene sottoposto a PET total body che mostra accumulo di radiocomposto a carico del primo tratto dell’aorta ascendente con maggiore focalità anteriore: si associa iperfissazione a livello della limitante inferiore di L4 e L5. Con questi risultati posto pertanto il sospetto di endocardite per cui avviato ad esecuzione di ecocardiogramma transtoracico che non ha individuato sicuri elementi patologici e transesofageo che invece ha mostrato immagini suggestive per vegetazioni endocarditiche su protesi meccanica aortica (aspetto filiforme mobile intravalvolare) e sul versante atriale della valvola tricuspide (aspetto “soft”di grosse dimensioni). Non si associa disfunzione valvolare. Visto il riscontro ecocardiografico viene iniziata terapia con daptomicina in aggiunta a piperacillina/tazobactam e trasferito presso il reparto di malattie infettive. Conclusioni: l’endocardite batterica in particolare nei pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca o portatori di dispositivi impiantabili è spesso caratterizzata da presentazione clinica inusuale come in questo caso, risulta quindi non eccessivo il ricorso ad imaging di secondo livello come l’ecocardiografia transesofagea ed alla diagnostica cardiologica nucleare