Background. L'ipoperfusione determina ipossia generale e tissutale, causando iperlaccitedemia per ridotta ossidazione mitocondriale ed aumentata glicolisi. Il perfusion index (PI) è la frazione del flusso pulsatile rapportata alla componente non pulsatile nel tessuto periferico ottenuto con un pulsossimetro standard. Recenti studi hanno dimostrato l'associazione di questo parametro con la sopravvivenza a 30 giorni e specificità del tracciato ECG per la diagnosi di STEMI nei pazienti rianimati dopo un arresto cardiaco extra-ospedaliero (OHCA).
Obiettivo. La nostra ipotesi di lavoro è che il valore di medio di PI nei 30 minuti (MPI30) dopo il ripristino della circolazione spontanea (ROSC) sia associato alla probabilità di riscontrare acidosi lattica (LA) alla prima emogasanalisi disponibile all'ingresso in terapia intensiva.
Materiali e metodi. Il nostro è uno studio retrospettivo, eseguito tramite la raccolta dati del nostro registro di arresti cardiaci. Dei 172 pazienti ricoverati in terapia intensiva nel post ROSC (tra Gennaio 2017 e Maggio 2021) il valore di MPI30 era disponibile in 76 pazienti: 54 (72%) maschi; età mediana 70 anni (IQR 59-77). Il PI era costantemente determinato tramite il saturimetro collegato al monitor/defibrillatore (Corpuls by GS Elektromedizinische Geräte G. Stemple GmbH, Germany) ed inserito nel report automatico generato dal dispostivo. La popolazione è stata divisa in quartili a seconda dei valori di MPI30, a seguire l'incidenza di acidosi lattica è stata comparata tramite il test del chi-quadro tra i vari quartili. L'associazione tra l'incidenza di MPI30 e LA è stata quindi analizzata mediante una regressione logistica univariata e multivariata.
Risultati. LA è stata riscontrata nel 57% della popolazione in esame. Abbiamo riscontrato un trend statisticamente significativo di riduzione dell'incidenza di LA tra i quartili (p=0.0386). La regressione logistica univariata ha mostrato un'associazione statisticamente significativa tra MPI30 e LA all'ingresso [OR 0.62 (95%CI 0.44-0.89), p=0.005], confermata dopo correzione per età e sesso [OR 0.63 (95%CI 0.43-0.91), p=0.009].
Conclusions. L'ipoperfusione nel periodo post ROSC, misurata tramite MPI30, predice una maggiore incidenza di LA nei pazienti ricoverati in terapia intensiva. I nostri risultati potrebbero aiutare il clinico ad identificare i pazienti a rischio di alterazioni metaboliche ancora prima di eseguire un'emogasanalisi.