Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P393

MULTIMODALITY IMAGING NELLA CARDIOPATIA ACROMEGALICA: UN CASE REPORT

A. Boccadoro, G. Pompei, R. Pavasini, G. Passarini, M. Micillo, G. C. Campo, G. Guardigli, E. Tonet
UO CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI FERRARA, UO CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI FERRARA, UO CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI FERRARA, UO CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI FERRARA, UO CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI FERRARA, UO CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI FERRARA, UO CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI FERRARA, UO CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI FERRARA

BACKGROUND: L’acromegalia è una patologia causata da un’eccessiva produzione di GH. Il coinvolgimento cardiaco, definito cardiomiopatia acromegalica, è presente nel 90% dei casi. PRESENTAZIONE CLINICA: Paziente di 56 anni con acromegalia da adenoma ipofisario, ipertesa e obesa veniva riferita a visita cardiologica in seguito al riscontro angioTC di aneurisma dell’aorta toracica (Figura 1), per valutare la possibile presenza di cardiopatia acromegalica. L’ECG mostrava segni di ipertrofia ventricolare sinistra per cui veniva prescritto ecocardiogramma transtoracico (ETT) che evidenziava ventricolo sinistro lievemente dilatato, severamente ipertrofico con frazione di eiezione ai limiti inferiori e segni di disfunzione diastolica; contestuale insufficienza valvolare aortica moderato-severa (Figura 2). Eseguita inoltre una risonanza magnetica cardiaca con mezzo di contrasto (RM): le immagini cine confermavano la severa ipertrofia ventricolare sinistra associata ad una lieve dilatazione, ipocinesia globale con disfunzione sistolica di grado lieve e ipertrofia coinvolgente anche il ventricolo destro che risultava ipocinetico. Alle sequenze di late gadolinium enhancement evidenza di mild-enhancement diffuso espressione di fibrosi interstiziale (Figura 3). In considerazione della dilatazione dell’aorta ascendente e la contestuale insufficienza valvolare, la paziente veniva riferita a consulenza cardiochirurgica. DISCUSSIONE: Le manifestazioni più frequenti della cardiomiopatia acromegalica sono l’ipertrofia bi-ventricolare, la presenza di disfunzione diastolica e sistolica e presenza di insufficienze valvolari. L’ipertrofia concentrica è dovuta all’aumento dei cardiomiociti secondario allo stimolo del GH e spesso risulta bi-ventricolare. Un altro reperto caratteristico è la fibrosi interstiziale diffusa con conseguente disfunzione sisto-diastolica e anomalie del ritmo cardiaco. Le anomalie della valvola aortica sono molto frequenti legate a anormalità della matrice e a degenerazione mixoide. CONCLUSIONI: quello descritto rappresenta un caso esemplare di cardiopatia acromegalica. Il multimodality imaging riveste un ruolo fondamentale nella diagnosi precoce del coinvolgimento cardiaco e ci permette pertanto di iniziare precocemente la terapia; inoltre ha un ruolo chiave nella stratificazione del rischio del paziente acromegalico.