Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P392

DIAGNOSTICA MULTINTEGRATA DI UN COMPLICATO CASO DI IPERTENSIONE POLMONARE GRUPPO I E CONCOMITANTE STENOSI VALVOLARE AORTICA “PARADOXYCALLY LOW-FLOW, LOW-GRADIENT”

M. Martini, F. Zupa, D. Mancuso, A. Baritussio, G. Famoso, M. Perazzolo Marra, S. Iliceto, I. Rigato

Una paziente di 76 anni veniva ricoverata presso il nostro ospedale sintomatica per dispnea da sforzi lievi e lipotimie durante ponzamento. Nei mesi precedenti la paziente era stata ricoverata per scompenso cardiaco a frazione d’eiezione conservata in un Centro Spoke dove veniva formulata diagnosi di “ipertensione polmonare (IP) pre-capillare” ed intrapresa terapia con Macitentan senza rivalutazione funzionale per l’ emergenza Covid; per il successivo aggravamento sintomatologico veniva ricoverata presso il Centro-Hub della nostra Azienda Ospedaliera. L’ECG mostrava deviazione assiale destra, ipertrofia ventricolare destra, blocco atrio-ventricolare di I grado e blocco di branca destro. L’ecocardiogramma transtoracico evidenziava un ridotto volume ventricolare sinistro con funzione sistolica normale (VTD=37 ml/m2, FE= 88%), severa dilatazione atriale e ventricolare destra con rettilineizzazione del setto interventricolare, pressione arteriosa polmonare sistolica 124 mmHg e stenosi valvolare aortica (SVA) moderata (velocità picco 3.3 m/s, gradiente medio 25 mmHg, area valvolare 1.1 cm2). Il cateterismo cardiaco destro e sinistro confermava una severa IP pre-capillare (pressione media polmonare 60 mmHg, Wedge media 11 mmHg, resistenze vascolari polmonari 14.41 WU), SVA severa (area valvolare 0.68 cmq e gradiente picco-picco 25 mmHg, indice cardiaco 2.04 l/min/mq),coronarie indenni. La SVA veniva classificata moderato-severo integrando i dati dell’ecocardiogramma transesofageo (area planimetrica 1cm2) e del Calcium-Score (1615 Agatson units) . Escluse altre cause di IP: malattie polmonari, trombo-embolia polmonare cronica, patologie reumatologiche, infezione da HIV, sindromi paraneoplastiche, malattia veno-occlusiva, veniva posta diagnosi di IP idiopatica. Discusso il caso in Heart Team si deliberava per procedura di posizionamento percutaneo di bioprotesi aortica (TAVI) per migliore tollerabilità emodinamica di terapia per l’IP. La paziente veniva sottoposta a TAVI complicata da blocco atrio-ventricolare completo e successivo impianto di pacemaker. Nei giorni successivi si evidenziava dislocazione dell’elettrocatatere e decesso della paziente. Conclusioni: l’IP presenta differenti eziologie, con una prognosi generalmente sfavorevole, specialmente nei pazienti con multiple e severe comorbidità.