Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA DEGLI ANTICOAGULANTI ORALI DIRETTI NEL MONDO REALE: PROGETTO APPRO-FA EVO DELL’ANMCO NATIONAL AUDIT INITIATIVES

Di Fusco Stefania Angela Roma (Rm) – P.O. San Filippo Neri – Asl Roma 1 – Id 77060 – Socio – U.A. Pagato 2023 | Spinelli Antonella Roma (Rm) – P.O. San Filippo Neri – Asl Roma 1 | Caldarola Pasquale Bari (Ba) – Ospedale San Paolo | De Luca Leonardo Roma (Rm) – Ospedale San Camillo | Riccio Carmine Caserta (Ce) – Azienda Ospedaliera S. Anna E S. Sebasti | Gabrielli Domenico Roma (Rm) – Ospedale San Camillo | Oliva Fabrizio Milano (Mi) – Asst Ospedale Metropolitano Niguarda | Colivicchi Furio Roma (Rm) – P.O. San Filippo Neri – Asl Roma 1

Sebbene gli anticoagulanti orali diretti (DOAC) siano in uso da oltre 10 anni, il loro impiego nella pratica clinica non è sempre conforme alle indicazioni previste, specie in termini di dosaggio. Con la Campagna Nazionale APPRO- FA EVO Audit sono stati raccolti i dati relativi all’utilizzo dei DOAC nelle cardiologie ospedaliere italiane. Nel presente studio analizziamo l’impiego dei DOAC sulla base delle indicazioni prescrittive previste dal riassunto delle caratteristiche del prodotto.

Metodi: Attraverso una piattaforma digitale sono stati raccolti i dati aggregati relativi ai pazienti dimessi con diagnosi di Fibrillazione Atriale non-valvolare (FANV) in un periodo di osservazione di 2 settimane. Tra le variabili estrapolate vi sono l’età, il sesso, la diagnosi alla dimissione, la presenza di comorbidità, la funzione renale (clearance della creatinina, ClCr), e la terapia antitrombotica prescritta.

Risultati:Globalmente hanno contribuito alla raccolta dei dati 48 centri cardiologici. Nel periodo di osservazione, il numero totale di pazienti dimessi è risultato 1933. Tra i pazienti con diagnosi di FANV alla dimissione (569), 338 (59,4%) erano maschi, 228 (40%) con età > di 80 anni, 228 (40%) con una ClCr tra 15 e 50 ml/min. I pazienti con diagnosi di FANV sottoposti ad angioplastica coronarica durante il ricovero erano 103 (18,1%), 112 (19,7%) i dimessi con diagnosi di sindrome coronarica acuta, e 232 (40,6%) affetti da scompenso cardiaco (Figura 1). I pazienti di sesso maschile con score CHA2-DS2-VASc ≥2 erano 300 (52,7%) e le donne con score CHA2-DS2-VASc ≥3 erano 219 (38,5%). Il 96,3% dei pazienti con FANV è stato dimesso in terapia anticoagulante orale, di cui l’89,6% con DOAC. Il DOAC più utilizzato era l’apixaban (35,5%), seguito da rivaroxaban (25,2%), edoxaban (20,6%) e dabigatran (18,8%) (Figura 2 e 3). L’uso del dosaggio ridotto era conforme ai criteri di riduzione nel 90,2% dei casi per apixaban, 90,9% per rivaroxaban e 86,7% per edoxaban. Nei pazienti trattati con dabigatran si è riscontrata una maggiore prescrizione della dose ridotta rispetto alla dose piena (10,2% vs 8,6%).

Conclusioni:Conformemente alle raccomandazioni delle linee guida internazionali i DOAC sono gli anticoagulanti di scelta nella maggior parte dei pazienti con FANV. Sebbene il dosaggio impiegato nella pratica clinica sia risultato appropriato in circa il 90% delle prescrizioni, esiste un margine non trascurabile di miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva dei DOAC.