Background. Le concentrazioni plasmatiche del soluble suppressor of tumorigenity (sST)-2 sono correlate all'aterosclerosi. Lo scopo di questo studio era di valutare l'impatto prognostico di sST2 e della sua isoforma legata alla membrana cellulare (ST2L) in paienti con placche aterosclerotiche carotidee sottoposti ad endoaterectomia (CEA).
Metodi. Sono stati arruolati 82 pazienti consecutivi (tange età: 48-86 anni) sottoposti a CEA. Sono stati raccolti parametri antropometrici, clinici, strumentali e di laboratorio. 37 pazienti (45%) erano sintomatici per patologie cerebrovascolari. Tutti sono stati sottoposti ad un follow-up di 5 anni. Re-call telefonici e l'analisi dei database nazionali e regionali ha permesso di valutare l'occorrenza dell'endpoint primario (mortalità da tutte le cause). La popolazione è stata suddivisa in relazione allo stato di sopravvivenza.
Risultati. Le statine sono state somministrate nell'81% e nell'87.5% dei sopravvissuti e deceduti, rispettivamente. I livelli sierici di sST2 erano più alti nei soggetti deceduti rispetto ai sopravvissuti (117.0 ± 103.9 vs 38.0 ± 30.0ng/mL, p<0.001) e nei soggetti sintomatici rispetto agli asintomatici (80.3 ± 92.1 ng/mL vs 45.4 ± 41.4 ng/mL, p=0.02). L'analisi delle curve ROC curve ha identificato come cut-off di sST2: > 98.44 ng/mL come miglior predittore di mortalità. Ad un anno di follow-up, il tasso di sopravvivenza si riduceva del 20% in pazienti con sST2 più alto del valore di cut-off stabilito. All'analisi multivariata di regressione, sST2 (HR: 1.012, 95% CI: 1.008-1.016, p<0.0001) e valori plasmatici di trigliceridi (HR: 1.008, 95% CI: 1.002-1.015, p=0.0135) rimanevano significativamente associati a tutte le cause di mortalità.
Conclusioni. sST2 può essere considerato come un determinante prognostico indipendente di mortalità da tutte le cause e di malattia cerebrovascolare sintomatica in pazienti con placche carotidee sottoposti a CEA.