Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P382

FOLLOW-UP DI PAZIENTI SOTTOPOSTI AD ESTRAZIONE DI ELETTROCATETERI PER ENDOCARDITE O STATO SETTICO E IMPIANTATI CON LEADLESS PACEMAKER: ESPERIENZA DI UN SINGOLO CENTRO.

A. Dentico, A. Ferrieri, G. Epicoco, R. Troccoli, F. M. Carretta, C. D'Agostino, D. M. Carretta
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI – AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI – AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, UNIVERSITÀ CAMPUS BIO-MEDICO DI ROMA, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI

Introduzione Con l’aumentare delle complicanze associate agli impianti di pacemaker e defibrillatori, è aumentato il numero di pazienti che vanno incontro ad estrazione transvenosa di elettrocateteri in seguito ad infezione degli stessi. Spesso nei pazienti PM dipendenti vi è il problema di dover effettuare un reimpianto precoce dopo l’estrazione. Questo studio si pone l’obiettivo di valutare l’incidenza di reinfezione nei pazienti impiantati con leadless PM in seguito ad estrazione. Materiali e Metodi Da gennaio 2016 a dicembre 2021 nel nostro centro sono state eseguite 132 estrazioni. Di questi pazienti post-estratti, 21 sono stati poi impiantati con un leadless. Tra i restanti, in 25 sono stati reimpiantati con un PM tradizionale, 27 con un defibrillatore, 2 con un loop recorder, 3 sono protetti con Life Vest in attesa di reimpianto; 54 sono i pazienti che, dopo rivalutazione cardiologica, o non hanno reimpiantato un nuovo device o sono stati reindirizzati presso il centro di primo impianto in attesa di completare la terapia antibiotica. Per valutare il rendimento tecnico dei leadless nei pazienti post-estratti, è stato fatto un confronto tra questi ed i leadless impiantati “de novo”. Per dimostrare la riduzione delle recidive di reinfezione, si è paragonato il post-operatorio dei pazienti reimpiantati con leadless rispetto a quelli reimpiantati con PM tradizionale. Per testare il livello di gradimento del paziente verso il nuovo device impiantato è stato somministrato ai due campioni un questionario. Risultati Una prima analisi del follow-up delle suddette classi dal 2016 ad oggi dimostra che nei pazienti che hanno impiantato un leadless in seguito ad estrazione in nessun caso si è manifestata una recidiva di infezione; nei pazienti che hanno impiantato un device tradizionale, si è visto come alcuni di questi avessero subìto già in passato una revisione di tasca, un’estrazione o un abbandono di elettrocateteri. Le statistiche dei parametri elettrici hanno dimostrato l’efficacia del leadless in entrambe le classi di pazienti messi a confronto. Infine il questionario indice di gradimento ha dimostrato una maggiore accettazione del nuovo dispositivo impiantato ed un migliore rapporto paziente-device nei pazienti reimpiantati con leadless. Conclusioni L’impianto di leadless pacemaker in pazienti post-estratti, laddove abbiamo pazienti eleggibili ad impianto di tale dispositivo, si è dimostrato una scelta efficace nel ridurre le recidive di reinfezione.