Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P38

INSUFFICIENZA CARDIACA DI UN CUORE TRAPIANTATO CORRELATA AL TOXOCARA CANIS

L. Zanella, G. Toscano, G. Gerosa

La Toxocara Canis è un nematode parassita che causa infezioni zoonotiche in tutto il mondo. Può interessare il cuore causando miocarditi, pericarditi ed endocarditi di Loffler, con una presentazione clinica che spazia dall’asintomaticità a condizioni critiche per la vita caratterizzate da scompenso cardiaco. Dopo il trapianto cardiaco i pazienti vengono immunosoppressi, per cui possono essere soggetti alla riattivazione di parassitosi latenti come la Toxocariasi. Stando alle nostre conoscenze, in letteratura sono stati descritti casi di Toxocara Canis ad interessamento cardiaco, ma non ci sono descrizioni di casi in cuori trapiantati.

Una donna di 65 anni è stata sottoposta ad un trapianto di cuore a causa di una cardiomiopatia dilatativa post-ischemica. Dopo il trapianto la paziente ha presentato episodi di tachicardia sopraventricolare, riduzione della frazione d’eiezione del nuovo cuore da 52% a 30% (Figura 1) con necessità di supporto inotropo e insufficienza mitralica medio-severa legata alla dilatazione ventricolare.

Gli unici riscontri diagnostici sono stati la presenza di anticorpi contro il Toxocara Canis nel sangue della paziente e alti livelli di immunoglobuline E. Inoltre, la biopsia endomiocardica effettuata ha rivelato un’inclusione cistica intracellulare.

La terapia specifica con albendazolo e corticosteroidi è stata prontamente avviata: la frazione d’eiezione cardiaca è progressivamente migliorata e la gravità dell’insufficienza mitralica è diminuita. La correlazione temporale tra la positività agli anticorpi per Toxocara Canis e il peggioramento della frazione d’eiezione cardiaca, seguita dal miglioramento con la terapia antibiotica specifica contro il parassita, ci fa pensare che quest’ultimo potrebbe essere stato la causa del deterioramento della funzionalità cardiaca in questa paziente. Spesso i riscontri diagnostici nell’infezione da Toxocara Canis non sono specifici, il danno cardiaco sembrerebbe guidato dall’invasione diretta delle larve e dalla reazione immunologica.

In conclusione, Toxocara Canis potrebbe essere una causa di peggioramento della funzionalità cardiaca dopo trapianto di cuore. Essa dovrebbe essere considerata nella diagnosi differenziale di una insufficienza cardiaca dopo il trapianto.La Toxocara Canis è un nematode parassita che causa infezioni zoonotiche in tutto il mondo. Può interessare il cuore causando miocarditi, pericarditi ed endocarditi di Loffler, con una presentazione clinica che spazia dall’asintomaticità a condizioni critiche per la vita caratterizzate da scompenso cardiaco. Dopo il trapianto cardiaco i pazienti vengono immunosoppressi, per cui possono essere soggetti alla riattivazione di parassitosi latenti come la Toxocariasi. Stando alle nostre conoscenze, in letteratura sono stati descritti casi di Toxocara Canis ad interessamento cardiaco, ma non ci sono descrizioni di casi in cuori trapiantati.

Una donna di 65 anni è stata sottoposta ad un trapianto di cuore a causa di una cardiomiopatia dilatativa post-ischemica. Dopo il trapianto la paziente ha presentato episodi di tachicardia sopraventricolare, riduzione della frazione d’eiezione del nuovo cuore da 52% a 30% (Figura 1) con necessità di supporto inotropo e insufficienza mitralica medio-severa legata alla dilatazione ventricolare.

Gli unici riscontri diagnostici sono stati la presenza di anticorpi contro il Toxocara Canis nel sangue della paziente e alti livelli di immunoglobuline E. Inoltre, la biopsia endomiocardica effettuata ha rivelato un’inclusione cistica intracellulare.

La terapia specifica con albendazolo e corticosteroidi è stata prontamente avviata: la frazione d’eiezione cardiaca è progressivamente migliorata e la gravità dell’insufficienza mitralica è diminuita. La correlazione temporale tra la positività agli anticorpi per Toxocara Canis e il peggioramento della frazione d’eiezione cardiaca, seguita dal miglioramento con la terapia antibiotica specifica contro il parassita, ci fa pensare che quest’ultimo potrebbe essere stato la causa del deterioramento della funzionalità cardiaca in questa paziente. Spesso i riscontri diagnostici nell’infezione da Toxocara Canis non sono specifici, il danno cardiaco sembrerebbe guidato dall’invasione diretta delle larve e dalla reazione immunologica.

In conclusione, Toxocara Canis potrebbe essere una causa di peggioramento della funzionalità cardiaca dopo trapianto di cuore. Essa dovrebbe essere considerata nella diagnosi differenziale di una insufficienza cardiaca dopo il trapianto.La Toxocara Canis è un nematode parassita che causa infezioni zoonotiche in tutto il mondo. Può interessare il cuore causando miocarditi, pericarditi ed endocarditi di Loffler, con una presentazione clinica che spazia dall’asintomaticità a condizioni critiche per la vita caratterizzate da scompenso cardiaco. Dopo il trapianto cardiaco i pazienti vengono immunosoppressi, per cui possono essere soggetti alla riattivazione di parassitosi latenti come la Toxocariasi. Stando alle nostre conoscenze, in letteratura sono stati descritti casi di Toxocara Canis ad interessamento cardiaco, ma non ci sono descrizioni di casi in cuori trapiantati.

Una donna di 65 anni è stata sottoposta ad un trapianto di cuore a causa di una cardiomiopatia dilatativa post-ischemica. Dopo il trapianto la paziente ha presentato episodi di tachicardia sopraventricolare, riduzione della frazione d’eiezione del nuovo cuore da 52% a 30% (Figura 1) con necessità di supporto inotropo e insufficienza mitralica medio-severa legata alla dilatazione ventricolare.

Gli unici riscontri diagnostici sono stati la presenza di anticorpi contro il Toxocara Canis nel sangue della paziente e alti livelli di immunoglobuline E. Inoltre, la biopsia endomiocardica effettuata ha rivelato un’inclusione cistica intracellulare.

La terapia specifica con albendazolo e corticosteroidi è stata prontamente avviata: la frazione d’eiezione cardiaca è progressivamente migliorata e la gravità dell’insufficienza mitralica è diminuita. La correlazione temporale tra la positività agli anticorpi per Toxocara Canis e il peggioramento della frazione d’eiezione cardiaca, seguita dal miglioramento con la terapia antibiotica specifica contro il parassita, ci fa pensare che quest’ultimo potrebbe essere stato la causa del deterioramento della funzionalità cardiaca in questa paziente. Spesso i riscontri diagnostici nell’infezione da Toxocara Canis non sono specifici, il danno cardiaco sembrerebbe guidato dall’invasione diretta delle larve e dalla reazione immunologica.

In conclusione, Toxocara Canis potrebbe essere una causa di peggioramento della funzionalità cardiaca dopo trapianto di cuore. Essa dovrebbe essere considerata nella diagnosi differenziale di una insufficienza cardiaca dopo il trapianto.La Toxocara Canis è un nematode parassita che causa infezioni zoonotiche in tutto il mondo. Può interessare il cuore causando miocarditi, pericarditi ed endocarditi di Loffler, con una presentazione clinica che spazia dall’asintomaticità a condizioni critiche per la vita caratterizzate da scompenso cardiaco. Dopo il trapianto cardiaco i pazienti vengono immunosoppressi, per cui possono essere soggetti alla riattivazione di parassitosi latenti come la Toxocariasi. Stando alle nostre conoscenze, in letteratura sono stati descritti casi di Toxocara Canis ad interessamento cardiaco, ma non ci sono descrizioni di casi in cuori trapiantati.

Una donna di 65 anni è stata sottoposta ad un trapianto di cuore a causa di una cardiomiopatia dilatativa post-ischemica. Dopo il trapianto la paziente ha presentato episodi di tachicardia sopraventricolare, riduzione della frazione d’eiezione del nuovo cuore da 52% a 30% (Figura 1) con necessità di supporto inotropo e insufficienza mitralica medio-severa legata alla dilatazione ventricolare.

Gli unici riscontri diagnostici sono stati la presenza di anticorpi contro il Toxocara Canis nel sangue della paziente e alti livelli di immunoglobuline E. Inoltre, la biopsia endomiocardica effettuata ha rivelato un’inclusione cistica intracellulare.

La terapia specifica con albendazolo e corticosteroidi è stata prontamente avviata: la frazione d’eiezione cardiaca è progressivamente migliorata e la gravità dell’insufficienza mitralica è diminuita. La correlazione temporale tra la positività agli anticorpi per Toxocara Canis e il peggioramento della frazione d’eiezione cardiaca, seguita dal miglioramento con la terapia antibiotica specifica contro il parassita, ci fa pensare che quest’ultimo potrebbe essere stato la causa del deterioramento della funzionalità cardiaca in questa paziente. Spesso i riscontri diagnostici nell’infezione da Toxocara Canis non sono specifici, il danno cardiaco sembrerebbe guidato dall’invasione diretta delle larve e dalla reazione immunologica.

In conclusione, Toxocara Canis potrebbe essere una causa di peggioramento della funzionalità cardiaca dopo trapianto di cuore. Essa dovrebbe essere considerata nella diagnosi differenziale di una insufficienza cardiaca dopo il trapianto.