Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P373

INCIDENZA DI EVENTI EMBOLICI NEI PAZIENTI CON CARDIOMIOPATIA IPERTROFICA E ARITMIE ATRIALI

A. L. Buongiorno, T. C. Aranzulla, B. M. T. Mabritto, S. M. Luceri, S. Albani, A. Tommasello, S. Bongioanni, S. Campagnuolo, C. De Rosa, G. Musumeci
A.O. ORDINE MAURIZIANO , A.O. ORDINE MAURIZIANO, A.O. ORDINE MAURIZIANO, A.O. ORDINE MAURIZIANO, OSPEDALE UMBERTO PARINI, A.O. ORDINE MAURIZIANO, A.O. ORDINE MAURIZIANO, A.O. ORDINE MAURIZIANO, A.O. ORDINE MAURIZIANO, A.O. ORDINE MAURIZIANO

Background

Le aritmie atriali (AA) sono note complicanze maggiori nei pazienti con HCM. Ciò nonostante, pochi studi indagano le caratteristiche cliniche dei pazienti con HCM e AA con storia di eventi embolici (EVs).

Metodi

Abbiamo raccolto retrospetticamente i dati clinici di pazienti con HCM e fibrillazione atriale o flutter seguiti presso il nostro Dipartimento di Cardiologia. Lo scopo di questo studio è stato valutare il verificarsi degli EVs durante un follow up a lungo termine.

Risultati

Tra 702 pazienti con HCM, 126 avevano AA: 79% FA (56% parossistica, 23% cronica), 6% FLA, 15% sia FA che FLA. Di questi, 26 (16.7%) pazienti hanno avuto almeno 1 episodio ischemico dalla diagnosi di HCM e complessivamente si sono verificati 29 eventi ischemici (17 strokes, 11 TIAs, 1 embolismo dell’arto inferiore).

5 eventi ischemici si sono verificati in 3 pazienti per i quali non è stata rilevata alcuna correlazione certa con le AA poiché gli eventi si sono verificati prima che fosse posta la diagnosi di AA. Pertanto, sono stati esclusi dall' analisi.

Nei restanti 18 pazienti, l’età al primo evento embolico era 72 ± 5 anni. Il punteggio CHA2DS2VASc medio era 1.82 ± 1.16.

Abbiamo registrato 24 EVs (15 strokes, 8 TIAs, 1 embolismo all’arto inferiore) ad un follow up di 6.8 ± 5 anni: in 5 (tutti di età > 70 anni) la diagnosi di AA è stata fatta al momento del primo EV, in 13 l’embolismo si è verificato in media 6.3 ± 4.5 anni dopo la diagnosi di AA.

Tra i pazienti con AA precedentemente diagnosticata, in 8 l’embolismo si è verificato nonostante una appropriata anticoagulazione (2 DOACs, 6 VKA), 2 non erano in range terapeutico, 1 aveva sospeso temporaneamente il DOAC per chirurgia e 2 hanno avviato l’anticoagulazione solo dopo l’evento embolico.

5 dei 18 pazienti (28%) hanno avuto un danno neurologico permanente e 1 è morto di stroke.

I predittori indipendenti del primo evento embolico nei pazienti con pregressa diagnosi di AA si sono rivelati il sesso femminile (p = 0.017) e l’inappropriata anticoagulazione (p = 0.002). 

Il punteggio CHA2DS2VASc (1.85 ± 1.19 negli EVs vs 1.81 ± 1.16 in no EVs) non è risultato un fattore predittivo di embolismo (p = 0.167)

Conclusioni

Nella nostra coorte di pazienti con HCM e AA, gli EVs sono frequenti a prescindere dal punteggio CHA2DS2VASc. Inoltre, l’anticoagulazione dovrebbe essere avviata immediatamente dopo il primo episodio aritmico come raccomandato dalle più recenti linee guida.