Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

IL MONITORAGGIO REMOTO NELLO STROKE CRIPTOGENETICO

PASTORE ILENIA BARI(BARI) – A.O.U.C Policlinico di Bari- U.O.C Cardiologia Ospedaliera | FERRIERI ALESSANDRA BARI(BARI) – A.O.U.C Policlinico di Bari- U.O.C Cardiologia Ospedaliera | BENEDETTO LUCA BARI(BARI) – A.O.U.C Policlinico di Bari- U.O.C Cardiologia Ospedaliera

Introduzione: In ambito neurologico una delle patologie più attenzionate per la sua complessità eziopatogenetica è lo stroke criptogenetico. In letteratura una percentuale significativa di stroke criptogenetico è associata a Fibrillazione Atriale Parossistica (FAP). Con questo studio abbiamo voluto confrontare i nostri dati con quelli della letteratura e valutare l’incidenza del controllo remoto nel favorire l’aderenza dei pazienti alla terapia anticoagulante, analizzando anche l’incidenza delle eventuali recidive di stroke nei pazienti monitorati.

Materiali e Metodi: Tutti i pazienti ricoverati nella Stroke Unit con ictus criptogenetico sono stati valutati con l’ESUS SCORE. I pazienti risultati positivi alla somministrazione dello score sono stati sottoposti all’impianto di Loop Recorder (ILR) per monitoraggio cardiaco prolungato. I pazienti che al monitoraggio hanno presento episodi di FAP sono stati successivamente attenzionati alla Stroke Unit per iniziare una terapia anticoagulante. è stato fatto successivamente uno stretto follow-up telefonico (ogni 15 giorni) per valutarne l’aderenza alla terapia e le eventuali recidive di stroke.

Risultati: Sono stati valutati 43 pazienti con ictus criptogenetico provenienti dalla Stroke Unit ed impiantati dal nostro centro con Loop Recorder. Di questi 43 pazienti, 16 (37%) hanno presentato almeno un episodio di FAP, mentre 27 (63%) non hanno ancora avuto nessun evento di FAP dalla data di impianto del dispositivo. Nel 60% dei pazienti con FAP la durata dell’evento risulta essere superiore a 5 ore. Il periodo di tempo intercorso tra lo stroke ed il primo evento di FAP in 6 pazienti su 16 è di circa 1 mese. Due pazienti hanno presentato il primo episodio entro i 7 giorni, mentre 8 pazienti entro 10 mesi. Nel follow-up telefonico eseguito è stata registrata una aderenza del 100% alla terapia anticoagulante determinando una recidiva di stroke nello 0 % dei pazienti.

Conclusione: Dai risultati ottenuti è stato possibile concludere che l’utilizzo del monitoraggio remoto associato a uno stretto follow-up telefonico permette di diagnosticare la FAP e garantire una migliore aderenza dei pazienti alla terapia anticoagulante riducendo significativamente le recidive di stroke.