Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

APPROCCIO DIAGNOSTICO MULTIMODALE AD UN CASO GIOVANILE DI TACHICARDIA VENTRICOLARE SOSTENUTA.

Castello Lorenzo Roma (Roma) – Presidio Ospedaliero San Filippo Neri, Asl Rm1 | Di Fusco Stefania Angela Roma (Roma) – Presidio Ospedaliero San Filippo Neri, Asl Rm1 | Colivicchi Furio Roma (Roma) – Presidio Ospedaliero San Filippo Neri, Asl Rm1

Caso clinico

Soggetto di 31 anni, ex atleta agonistico, con familiarità per cardiopatia ischemica, senza ulteriori fattori di rischio o precedenti cardiovascolari. In anamnesi patologica: infezione paucisintomatica da SARS-CoV2 (gennaio 2022) ed episodio febbrile con tampone per SARS-CoV2 negativo (agosto 2022). Nel settembre 2022, dopo pasto abbondante, comparsa improvvisa di cardiopalmo per cui viene eseguito ECG Holter delle 24 ore che documenta 90 episodi di tachicardia ventricolare (TV) non sostenuta e singolo episodio di TV sostenuta. Per tale motivo il paziente viene inviato in PS: in tale occasione l’ECG e gli esami ematici (emocromo, troponina ad alta sensibilità, BNP, PCR, D-dimero) non mostrano rilievi patologici ed il tampone per SARS-CoV2 risulta negativo. Successivamente il paziente viene ricoverato in UTIC.

All’ecocardiogramma-CD: ventricolo sinistro di normali dimensioni, spessori e cinesi globale e segmentaria (FE: 65%, GLS medio: -20%), minimo rigurgito mitro-aortico, assenza di versamento pericardico.

Viene quindi eseguita angio-TC coronarica: assenza di lesioni ateromasiche e decorso intramiocardico dell’arteria discendente anteriore al tratto medio.

L’iter diagnostico prosegue con l’esecuzione di risonanza magnetica (RM) cardiaca che documenta: focale ipocinesia e riduzione dello spessore miocardico a livello della parete anterosettale-giunzionale anteriore al tratto medio-distale (spessore minimo: 3 mm) ove si apprezza millimetrica area di late gadolinium enhancement a distribuzione transmurale; assenza di edema miocardico.

Il paziente è quindi sottoposto a SEF con mappa elettroanatomica ad alta densità e definizione del ventricolo sinistro che documenta normalità volumetrica, di segnale e di attivazione e non evidenza di aree di LAVA/LV.

In considerazione del quadro clinico, si è proceduto ad impianto di defibrillatore sottocutaneo in prevenzione primaria e si è programmata una RM cardiaca di controllo a distanza.

Conclusioni

Quanto esposto sottolinea il ruolo centrale della RM nell’identificare aree di fibrosi miocardica che possono costituire il substrato elettroanatomico per l’innesco di aritmie ventricolari. In questo caso, gli eventi aritmici si associano ad una focale area di fibrosi transmurale ed assottigliamento parietale, tipica del danno ischemico, in presenza  tuttavia di un albero coronarico esente da lesioni.