INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari costituiscono uno dei più importanti problemi di salute pubblica; esse sono tra le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità. Chi sopravvive a una forma acuta diventa un malato cronico con ripercussioni sulla qualità della vita e sui costi economici e sociali. È possibile intervenire efficacemente nella prevenzione secondaria attraverso un intervento mirato alla modificazione dei fattori di rischio, della sedentarietà in particolare, per migliorare la capacità funzionale. In questo studio osservazionale svolto presso la società ABCardio Bologna, è stato condotto un programma di Esercizio Fisico Adattato (EFA) personalizzato, eseguito con l’innovativa tecnologia Biocircuit (Technogym®), su pazienti cardiopatici, con diagnosi prevalente di cardiopatia ischemica cronica, afferenti alla Struttura. METODI Sono stati analizzati 31 pazienti (M/F, 25/6) in media di 61 anni, con BMI di 26.4 kg/m2. I pazienti hanno seguito un programma EFA della durata di due mesi. Il programma prevedeva una valutazione funzionale preliminare (T0), 2 sedute settimanali di training, la ripetizione della valutazione funzionale al termine del programma (T1). La valutazione prevedeva: il test isocinetico agli arti inferiori e superiori per la misura della forza muscolare, il test del cammino di 500 metri in piano per la stima del massimo consumo di ossigeno (VO2max). RISULTATI I risultati ottenuti dal confronto tra T0 e T1, evidenziano significativi miglioramenti nella forza muscolare degli arti inferiori: Leg press +32,9 kg (p = 0,0003), Leg curl +11,8 kg (p < 0,0001), Leg extension +15,8 kg (p = 0,0002); così come nella forza muscolare degli arti superiori: Low Row +10,5 kg (p = 0,0005), Chest press +5,7 kg (p = 0,0007), Shoulder press +6,2 kg (p = 0,0005). Anche il VO2max è risultato significativamente migliorato: 26,2 ml/Kg/min (T0), 36,3 ml/kg/min (T1), con un incremento medio di 10,1 ml/kg/min (p = 0,0001). Non si sono verificati eventi avversi durante lo svolgimento delle sedute di training supervisionato. CONCLUSIONI Il programma ha mostrato efficacia nell’aumentare la capacità di esercizio sia per quanto riguarda la forza muscolare che la capacità aerobica, inoltre è risultato sicuro e ben tollerato. Questo intervento di prevenzione secondaria può considerarsi utile nella riduzione del rischio cardiovascolare residuo in quanto ha indotto un significativo incremento del VO2max.
Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri
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