Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P355

UTILIZZO DELLA COMUNICAZIONE IPNOTICA IN CARDIOLOGIA.

G. Bricco, M. Boglione, C. Moncalvo, S. Bossa, A. Coppolino, L. Valeri, G. Amoroso, S. Dogliani, D. Pancaldo, M. De Benedictis
OSPEDALE SS ANNUNZIATA, SC CARDIOLOGIA, SC CARDIOLOGIA, SC CARDIOLOGIA, SC CARDIOLOGIA, SC CARDIOLOGIA, SC CARDIOLOGIA, SC CARDIOLOGIA, SC CARDIOLOGIA, SC CARDIOLOGIA

Tra l’estate 2020 e il 2021 la nostra struttura di Cardiologia dell’ospedale di Savigliano ha formato 2 medici e 2 infermieri alla comunicazione ipnotica (CI). La CI è un approccio comunicativo, che prevede di stabilire un rapport col paziente e può permettere di svolgere la procedura prevista portando il paziente in uno stato modificato di coscienza che riverbera sulle percezioni fisiche e sensoriali fino ad arrivare ad una trans ipnotica. Questa particolare connessione col paziente può essere rappresentata da un semplice approfondimento comunicativo fino alla vera e propria trance e permette di superare le procedure con una riduzione dell’impiego di anestetici ed analgesici, con un controllo dell’ansia procedurale, fino all’analgesia completa, ma anche la gestione di alcune esigenze procedurali particolari come il mantenimento prolungato della posizione supina su un lettino da sala operatoria a paziente sveglio, ma in tutti i casi il paziente ha un vissuto dell’esperienza estremamente positivo. L’ipnosi può anche ottimizzare le capacità e le performances di chi la utilizza. Durante questo periodo, presso la SC Cardiologia di Savigliano abbiamo iniziato ad utilizzare la CI per l’esecuzione di procedure in sala di emodinamica, elettrofisiologia, e successivamente in ecocardiografia transesofagea. In Sala di emodinamica ed elettrofisiologia la CI è sempre più spesso diventata l’approccio comunicativo al paziente che deve affrontare procedure. Sono stati gestiti in CI 123 pazienti giunti per angioplastica coronarica, di cui 5 in urgenza, 24 impianti di PM e defibrillatori, 3 studi elettrofisiologici ed una procedura di chiusura del forame ovale. Negli ultimi mesi un operatore dell’ambulatorio ha iniziato a eseguire CI su 10 esami di ecocardiogramma transesofageo. In 70 pazienti la seduta è stata conclusa con un ancoraggio, che è un momento in cui si lascia la possibilità al paziente di riprodurre in autonomia lo stato modificato di coscienza, per affrontare momenti di ansia, stanchezza o altre procedure. Nella maggior parte dei pazienti la ratifica della presenza di stato di trance è stata positiva, in una percentuale minore di casi (circa 15%) la ratifica talora non è stata evidente o se lo è stata, il paziente si è esdotto durante la procedura, ma nel 100% dei casi il vissuto del paziente è stato estremamente positivo sia in termini di vicinanza del personale sanitario percepita, sia in termini di tolleranza alla procedura e vissuto positivo della stessa.