Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

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P354

DIFFERENZE DI GENERE NELL'EPIDEMIOLOGIA DI UNA TERAPIA INTENSIVA CARDIOLOGICA HUB NELL'ERA COVID

F. Frascaro, . L. S. . Cardelli, G. . Bugani , F. Sciarra , S. Zagnoni , . L. Canovi , B. Dal Passo , B. De Carolis, L. Zanarelli, L. Piscitelli, M. Colletta, G. Casella
UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, AZIENDA USL DI BOLOGNA, OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA, AZIENDA USL DI BOLOGNA, OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA, AZIENDA USL DI BOLOGNA, OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, U.O.C DI CARDIOLOGIA UNIVERSITARIA- POLICLINICO DI BARI, AZIENDA USL DI BOLOGNA, OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA, AZIENDA USL DI BOLOGNA, OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA

Background: L’attenzione sulle differenze di genere in ambito cardiologico è cresciuta negli ultimi anni. Le donne, infatti, sono la categoria meno rappresentata nei trial clinici randomizzati e diversi studi hanno dimostrato diagnosi più tardive, trattamenti meno aggressivi e prognosi peggiori tra le donne, anche quando ricoverate in Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC). Obiettivo: Analizzare le differenze legate al genere e le loro relazioni con la prognosi tra i pazienti ricoverati in un’UTIC Hub contemporanea.  Metodi Tra il primo Marzo 2021 e il 30 Novembre 2021, sono stati raccolti prospetticamente i dati epidemiologici dei pazienti ricoverati nell’UTIC di II livello dell’Ospedale Maggiore (Bologna). Risultati Le caratteristiche principali dei 458 pazienti arruolati sono mostrate nella Tabella 1. Le donne rappresentano il 32% della popolazione, sono più anziane (p <0.001) e sono state ricoverate in UTIC prevalentemente per sindrome coronarica acuta (SCA) (43%) o bradiaritmie (23%); gli uomini per SCA (57.5%) o scompenso cardiaco (11.3%). Tra i pazienti con SCA, l’82% delle donne è andato incontro ad angioplastica coronarica (PCI) – sia primaria che non – contro l’88.1% degli uomini (p = 0.276). Le donne hanno meno fattori di rischio cardiovascolare e meno comorbidità degli uomini. In UTIC le donne hanno ricevuto trattamenti simili agli uomini (salvo un maggiore impiego di nutrizione parenterale). Analogamente, la prevalenza di complicanze ischemiche, emorragiche e settiche in UTIC è risultata la stessa tra i due sessi. La mortalità in UTIC delle donne è stata 1.4%, quella a 30 giorni del 4.8%, simile a quella degli uomini (1.9% e 3%, rispettivamente). Conclusioni Lo studio documenta che un terzo della popolazione di un’UTIC Hub è rappresentato da donne, più anziane e più spesso ricoverate per SCA. Queste donne ricevono gli stessi trattamenti degli uomini, compresa la rivascolarizzazione coronarica; anche la prognosi non differisce tra i due sessi, nonostante una tendenza alla maggiore mortalità delle donne dopo la dimissione dall’UTIC. Questo non riduce la necessità di studi mirati dove le donne siano più rappresentate, per ottenere corrette indicazioni su come modulare la gestione clinica in base al genere.