Razionale: le glifozine (dapaglifozin ed empaglifozin) sono state recentemente rese prescrivibili anche per i cardiologi nell’ambito del setting dello scompenso cardiaco, del diabete mellito e dell’insufficienza renale cronica. Nei trial clinici di validazione il loro utilizzo è associato ad una scarsa riduzione del peso corporeo compreso tra l’1 ed il 2,5%.
Scopo del lavoro: identificare il beneficio in termini di riduzione di Peso nei pazienti ambulatoriali dopo l’implementazione in terapia delle glifozine.
Risultati: sono stati inclusi nell’analisi n=59 pazienti (69% maschi) che hanno ricevuto una nuova prescrizione di glifozine alla visita cardiologica ambulatoriale nel mese di Gennaio 2023 secondo le indicazioni AIFA. L’età media era di 73 ± 8 anni, con peso e BMI medi di 78,9 ± 13,2 Kg e 28,7 ± 3,9 Kg/m2. All’anamnesi è presente storia di : pregressa SCA nel 66%, FA nel 19%, SCC nel 10% e valvulopatia nell’8%. Le indicazioni AIFA alla prescrizione sono state: DMT2 47%, HFpEF 25%, HFrEF 20%, CKD 7%. Terapie concomitanti erano: BB 76%, Diuretico 61%, Sartanico 46%, MRA e Ca-Ant 20%, ACE-I 19%, ARNI 8%, Ivabr 8%, Ranolazina 7%. Ad un F-U medio di 8.7 ± 2.9 mesi si è evidenziata una riduzione di peso e BMI medio complessivo del 4,7 %. All’analisi univariata non vi è stata una differenza significativa di riduzione del peso tra HFrEF, HFpEF, DMT2 e CKD. I pazienti in concomitante terapia con Diuretici dell’ansa o tiazidici (n=36) a cui veniva associata la glifozina hanno invece presentato una riduzione di peso e BMI maggiore rispetto ai pazienti senza Diuretico (n=23): – 5,7 ± 3,8 % vs – 3,3 ± 4,8 % (p=0.027).
Conclusioni: L’implementazione della terapia con glifozine nei pazienti che si sottopongono al controllo cardiologico periodico si associa ad una riduzione del peso corporeo maggiore in presenza di una concomitante terapia con Diuretici.