Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P352

SORVEGLIANZA SANITARIA PER L'INGRESSO IN REPARTO CARDIOLOGICO IN EPOCA DI PANDEMIA DA SARS-COV2

S. Cappannelli, T. Tedesco, B. M. Fischer, E. A. Capponi, M. Buccolieri, M. Cardile, D. Cosmi, T. Di Pasquale, S. Martinelli, F. Pagnotta, N. Piccioni, L. D. Rey, A. Murrone
PO GUBBIO-GUALDO TADINO, PO GUBBIO-GUALDO TADINO, PO GUBBIO-GUALDO TADINO, PO GUBBIO-GUALDO TADINO, PO GUBBIO-GUALDO TADINO, PO GUBBIO-GUALDO TADINO, PO GUBBIO-GUALDO TADINO, PO GUBBIO-GUALDO TADINO, PO GUBBIO-GUALDO TADINO, PO GUBBIO-GUALDO TADINO, PO GUBBIO-GUALDO TADINO, PO GUBBIO-GUALDO TADINO, PO GUBBIO-GUALDO TADINO

Introduzione: la pandemia da SARS-Cov2 ha reso necessario mettere in atto drastiche misure di contenimento dell’infezione e contestualmente avviare un processo regolamentato di protezione degli operatori sanitari (OS) e dei pazienti ricoverati (PR)(1).   Obiettivo: verificare l’efficacia delle misure di sorveglianza sanitaria per infezione da SARS-COoV2 messe in atto a tutela degli OS e dei PR nella Cardiologia dell’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino (AUSL Umbria 1)(2).   Materiale e metodi: abbiamo condotto un’analisi retrospettiva, nel periodo 1 aprile 2020- 30 novembre 2021, su OS e PR nella nostra UO Cardiologia-UTIC. I protocolli utilizzati per la sorveglianza sanitaria prevedevano, in tutte le fasi della pandemia, le note misure generali di prevenzione (DPI, igiene mani, distanziamento, per-triage). Nella fase 1 della pandemia venivano effettuati, inoltre, tamponi molecolari ogni 14 gg agli OS e solo all’ingresso ai PR, nella fase 2 test antigenici ogni 5 giorni agli OS e tamponi molecolari all’ingresso e dopo 48 ore ai PR mentre nell’attuale fase 3 un test antigenico ogni 10 gg agli OS e ai PR un tampone molecolare a T0 e T2 e un test antigenico al 5° giorno e successivamente ogni 5 giorni(3).   Risultati: sono stati analizzati un totale di 320 soggetti, un campione di PR (n. 300, 15 pazienti mese) e tutti gli OS (n.20). Sono stati effettuati complessivamente 2658 tamponi (1088 molecolari e 1570 antigenici) e sono stati riscontrati solo due OS positivi nella sola fase 1 della pandemia, mentre nella fase 2 e 3 nessun OS o PR è risultato positivo.   Conclusioni: l’applicazione delle norme generale di prevenzione dell’infezione da SARS-Cov2 e la definizione di precisi percorsi intraospedalieri, unitamente all’applicazione di un protocollo di sorveglianza sanitaria ospedaliera ha permesso di limitare in maniera significativa i contagi all’interno dell’UO. Inoltre, la rapida identificazione degli OS positivi ha consentito un rapido isolamento evitando la diffusione dell’infezione ai PR e altri OS.   Bibliografia:

  1. COVID and gender resources. Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. https://coronavirus.jhu.edu/map.html

  2. ISS, Survey nazionale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie, 30 marzo 2020;

  3. Linee di indirizzo per le attività sanitarie nella fase 1, fase 2 e fase 3 della pandemia. Regione Umbria.

    Introduzione: la pandemia da SARS-Cov2 ha reso necessario mettere in atto drastiche misure di contenimento dell’infezione e contestualmente avviare un processo regolamentato di protezione degli operatori sanitari (OS) e dei pazienti ricoverati (PR)(1).   Obiettivo: verificare l’efficacia delle misure di sorveglianza sanitaria per infezione da SARS-COoV2 messe in atto a tutela degli OS e dei PR nella Cardiologia dell’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino (AUSL Umbria 1)(2).   Materiale e metodi: abbiamo condotto un’analisi retrospettiva, nel periodo 1 aprile 2020- 30 novembre 2021, su OS e PR nella nostra UO Cardiologia-UTIC. I protocolli utilizzati per la sorveglianza sanitaria prevedevano, in tutte le fasi della pandemia, le note misure generali di prevenzione (DPI, igiene mani, distanziamento, per-triage). Nella fase 1 della pandemia venivano effettuati, inoltre, tamponi molecolari ogni 14 gg agli OS e solo all’ingresso ai PR, nella fase 2 test antigenici ogni 5 giorni agli OS e tamponi molecolari all’ingresso e dopo 48 ore ai PR mentre nell’attuale fase 3 un test antigenico ogni 10 gg agli OS e ai PR un tampone molecolare a T0 e T2 e un test antigenico al 5° giorno e successivamente ogni 5 giorni(3).   Risultati: sono stati analizzati un totale di 320 soggetti, un campione di PR (n. 300, 15 pazienti mese) e tutti gli OS (n.20). Sono stati effettuati complessivamente 2658 tamponi (1088 molecolari e 1570 antigenici) e sono stati riscontrati solo due OS positivi nella sola fase 1 della pandemia, mentre nella fase 2 e 3 nessun OS o PR è risultato positivo.   Conclusioni: l’applicazione delle norme generale di prevenzione dell’infezione da SARS-Cov2 e la definizione di precisi percorsi intraospedalieri, unitamente all’applicazione di un protocollo di sorveglianza sanitaria ospedaliera ha permesso di limitare in maniera significativa i contagi all’interno dell’UO. Inoltre, la rapida identificazione degli OS positivi ha consentito un rapido isolamento evitando la diffusione dell’infezione ai PR e altri OS.   Bibliografia:

    1. COVID and gender resources. Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. https://coronavirus.jhu.edu/map.html

    2. ISS, Survey nazionale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie, 30 marzo 2020;

    3. Linee di indirizzo per le attività sanitarie nella fase 1, fase 2 e fase 3 della pandemia. Regione Umbria.

      Introduzione: la pandemia da SARS-Cov2 ha reso necessario mettere in atto drastiche misure di contenimento dell’infezione e contestualmente avviare un processo regolamentato di protezione degli operatori sanitari (OS) e dei pazienti ricoverati (PR)(1).   Obiettivo: verificare l’efficacia delle misure di sorveglianza sanitaria per infezione da SARS-COoV2 messe in atto a tutela degli OS e dei PR nella Cardiologia dell’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino (AUSL Umbria 1)(2).   Materiale e metodi: abbiamo condotto un’analisi retrospettiva, nel periodo 1 aprile 2020- 30 novembre 2021, su OS e PR nella nostra UO Cardiologia-UTIC. I protocolli utilizzati per la sorveglianza sanitaria prevedevano, in tutte le fasi della pandemia, le note misure generali di prevenzione (DPI, igiene mani, distanziamento, per-triage). Nella fase 1 della pandemia venivano effettuati, inoltre, tamponi molecolari ogni 14 gg agli OS e solo all’ingresso ai PR, nella fase 2 test antigenici ogni 5 giorni agli OS e tamponi molecolari all’ingresso e dopo 48 ore ai PR mentre nell’attuale fase 3 un test antigenico ogni 10 gg agli OS e ai PR un tampone molecolare a T0 e T2 e un test antigenico al 5° giorno e successivamente ogni 5 giorni(3).   Risultati: sono stati analizzati un totale di 320 soggetti, un campione di PR (n. 300, 15 pazienti mese) e tutti gli OS (n.20). Sono stati effettuati complessivamente 2658 tamponi (1088 molecolari e 1570 antigenici) e sono stati riscontrati solo due OS positivi nella sola fase 1 della pandemia, mentre nella fase 2 e 3 nessun OS o PR è risultato positivo.   Conclusioni: l’applicazione delle norme generale di prevenzione dell’infezione da SARS-Cov2 e la definizione di precisi percorsi intraospedalieri, unitamente all’applicazione di un protocollo di sorveglianza sanitaria ospedaliera ha permesso di limitare in maniera significativa i contagi all’interno dell’UO. Inoltre, la rapida identificazione degli OS positivi ha consentito un rapido isolamento evitando la diffusione dell’infezione ai PR e altri OS.   Bibliografia:

      1. COVID and gender resources. Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. https://coronavirus.jhu.edu/map.html

      2. ISS, Survey nazionale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie, 30 marzo 2020;

      3. Linee di indirizzo per le attività sanitarie nella fase 1, fase 2 e fase 3 della pandemia. Regione Umbria.

        Introduzione: la pandemia da SARS-Cov2 ha reso necessario mettere in atto drastiche misure di contenimento dell’infezione e contestualmente avviare un processo regolamentato di protezione degli operatori sanitari (OS) e dei pazienti ricoverati (PR)(1).   Obiettivo: verificare l’efficacia delle misure di sorveglianza sanitaria per infezione da SARS-COoV2 messe in atto a tutela degli OS e dei PR nella Cardiologia dell’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino (AUSL Umbria 1)(2).   Materiale e metodi: abbiamo condotto un’analisi retrospettiva, nel periodo 1 aprile 2020- 30 novembre 2021, su OS e PR nella nostra UO Cardiologia-UTIC. I protocolli utilizzati per la sorveglianza sanitaria prevedevano, in tutte le fasi della pandemia, le note misure generali di prevenzione (DPI, igiene mani, distanziamento, per-triage). Nella fase 1 della pandemia venivano effettuati, inoltre, tamponi molecolari ogni 14 gg agli OS e solo all’ingresso ai PR, nella fase 2 test antigenici ogni 5 giorni agli OS e tamponi molecolari all’ingresso e dopo 48 ore ai PR mentre nell’attuale fase 3 un test antigenico ogni 10 gg agli OS e ai PR un tampone molecolare a T0 e T2 e un test antigenico al 5° giorno e successivamente ogni 5 giorni(3).   Risultati: sono stati analizzati un totale di 320 soggetti, un campione di PR (n. 300, 15 pazienti mese) e tutti gli OS (n.20). Sono stati effettuati complessivamente 2658 tamponi (1088 molecolari e 1570 antigenici) e sono stati riscontrati solo due OS positivi nella sola fase 1 della pandemia, mentre nella fase 2 e 3 nessun OS o PR è risultato positivo.   Conclusioni: l’applicazione delle norme generale di prevenzione dell’infezione da SARS-Cov2 e la definizione di precisi percorsi intraospedalieri, unitamente all’applicazione di un protocollo di sorveglianza sanitaria ospedaliera ha permesso di limitare in maniera significativa i contagi all’interno dell’UO. Inoltre, la rapida identificazione degli OS positivi ha consentito un rapido isolamento evitando la diffusione dell’infezione ai PR e altri OS.   Bibliografia:

        1. COVID and gender resources. Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. https://coronavirus.jhu.edu/map.html

        2. ISS, Survey nazionale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie, 30 marzo 2020;

        3. Linee di indirizzo per le attività sanitarie nella fase 1, fase 2 e fase 3 della pandemia. Regione Umbria.

          Introduzione: la pandemia da SARS-Cov2 ha reso necessario mettere in atto drastiche misure di contenimento dell’infezione e contestualmente avviare un processo regolamentato di protezione degli operatori sanitari (OS) e dei pazienti ricoverati (PR)(1).   Obiettivo: verificare l’efficacia delle misure di sorveglianza sanitaria per infezione da SARS-COoV2 messe in atto a tutela degli OS e dei PR nella Cardiologia dell’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino (AUSL Umbria 1)(2).   Materiale e metodi: abbiamo condotto un’analisi retrospettiva, nel periodo 1 aprile 2020- 30 novembre 2021, su OS e PR nella nostra UO Cardiologia-UTIC. I protocolli utilizzati per la sorveglianza sanitaria prevedevano, in tutte le fasi della pandemia, le note misure generali di prevenzione (DPI, igiene mani, distanziamento, per-triage). Nella fase 1 della pandemia venivano effettuati, inoltre, tamponi molecolari ogni 14 gg agli OS e solo all’ingresso ai PR, nella fase 2 test antigenici ogni 5 giorni agli OS e tamponi molecolari all’ingresso e dopo 48 ore ai PR mentre nell’attuale fase 3 un test antigenico ogni 10 gg agli OS e ai PR un tampone molecolare a T0 e T2 e un test antigenico al 5° giorno e successivamente ogni 5 giorni(3).   Risultati: sono stati analizzati un totale di 320 soggetti, un campione di PR (n. 300, 15 pazienti mese) e tutti gli OS (n.20). Sono stati effettuati complessivamente 2658 tamponi (1088 molecolari e 1570 antigenici) e sono stati riscontrati solo due OS positivi nella sola fase 1 della pandemia, mentre nella fase 2 e 3 nessun OS o PR è risultato positivo.   Conclusioni: l’applicazione delle norme generale di prevenzione dell’infezione da SARS-Cov2 e la definizione di precisi percorsi intraospedalieri, unitamente all’applicazione di un protocollo di sorveglianza sanitaria ospedaliera ha permesso di limitare in maniera significativa i contagi all’interno dell’UO. Inoltre, la rapida identificazione degli OS positivi ha consentito un rapido isolamento evitando la diffusione dell’infezione ai PR e altri OS.   Bibliografia:

          1. COVID and gender resources. Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. https://coronavirus.jhu.edu/map.html

          2. ISS, Survey nazionale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie, 30 marzo 2020;

          3. Linee di indirizzo per le attività sanitarie nella fase 1, fase 2 e fase 3 della pandemia. Regione Umbria.

            Introduzione: la pandemia da SARS-Cov2 ha reso necessario mettere in atto drastiche misure di contenimento dell’infezione e contestualmente avviare un processo regolamentato di protezione degli operatori sanitari (OS) e dei pazienti ricoverati (PR)(1).   Obiettivo: verificare l’efficacia delle misure di sorveglianza sanitaria per infezione da SARS-COoV2 messe in atto a tutela degli OS e dei PR nella Cardiologia dell’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino (AUSL Umbria 1)(2).   Materiale e metodi: abbiamo condotto un’analisi retrospettiva, nel periodo 1 aprile 2020- 30 novembre 2021, su OS e PR nella nostra UO Cardiologia-UTIC. I protocolli utilizzati per la sorveglianza sanitaria prevedevano, in tutte le fasi della pandemia, le note misure generali di prevenzione (DPI, igiene mani, distanziamento, per-triage). Nella fase 1 della pandemia venivano effettuati, inoltre, tamponi molecolari ogni 14 gg agli OS e solo all’ingresso ai PR, nella fase 2 test antigenici ogni 5 giorni agli OS e tamponi molecolari all’ingresso e dopo 48 ore ai PR mentre nell’attuale fase 3 un test antigenico ogni 10 gg agli OS e ai PR un tampone molecolare a T0 e T2 e un test antigenico al 5° giorno e successivamente ogni 5 giorni(3).   Risultati: sono stati analizzati un totale di 320 soggetti, un campione di PR (n. 300, 15 pazienti mese) e tutti gli OS (n.20). Sono stati effettuati complessivamente 2658 tamponi (1088 molecolari e 1570 antigenici) e sono stati riscontrati solo due OS positivi nella sola fase 1 della pandemia, mentre nella fase 2 e 3 nessun OS o PR è risultato positivo.   Conclusioni: l’applicazione delle norme generale di prevenzione dell’infezione da SARS-Cov2 e la definizione di precisi percorsi intraospedalieri, unitamente all’applicazione di un protocollo di sorveglianza sanitaria ospedaliera ha permesso di limitare in maniera significativa i contagi all’interno dell’UO. Inoltre, la rapida identificazione degli OS positivi ha consentito un rapido isolamento evitando la diffusione dell’infezione ai PR e altri OS.   Bibliografia:

            1. COVID and gender resources. Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. https://coronavirus.jhu.edu/map.html

            2. ISS, Survey nazionale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie, 30 marzo 2020;

            3. Linee di indirizzo per le attività sanitarie nella fase 1, fase 2 e fase 3 della pandemia. Regione Umbria.

              Introduzione: la pandemia da SARS-Cov2 ha reso necessario mettere in atto drastiche misure di contenimento dell’infezione e contestualmente avviare un processo regolamentato di protezione degli operatori sanitari (OS) e dei pazienti ricoverati (PR)(1).   Obiettivo: verificare l’efficacia delle misure di sorveglianza sanitaria per infezione da SARS-COoV2 messe in atto a tutela degli OS e dei PR nella Cardiologia dell’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino (AUSL Umbria 1)(2).   Materiale e metodi: abbiamo condotto un’analisi retrospettiva, nel periodo 1 aprile 2020- 30 novembre 2021, su OS e PR nella nostra UO Cardiologia-UTIC. I protocolli utilizzati per la sorveglianza sanitaria prevedevano, in tutte le fasi della pandemia, le note misure generali di prevenzione (DPI, igiene mani, distanziamento, per-triage). Nella fase 1 della pandemia venivano effettuati, inoltre, tamponi molecolari ogni 14 gg agli OS e solo all’ingresso ai PR, nella fase 2 test antigenici ogni 5 giorni agli OS e tamponi molecolari all’ingresso e dopo 48 ore ai PR mentre nell’attuale fase 3 un test antigenico ogni 10 gg agli OS e ai PR un tampone molecolare a T0 e T2 e un test antigenico al 5° giorno e successivamente ogni 5 giorni(3).   Risultati: sono stati analizzati un totale di 320 soggetti, un campione di PR (n. 300, 15 pazienti mese) e tutti gli OS (n.20). Sono stati effettuati complessivamente 2658 tamponi (1088 molecolari e 1570 antigenici) e sono stati riscontrati solo due OS positivi nella sola fase 1 della pandemia, mentre nella fase 2 e 3 nessun OS o PR è risultato positivo.   Conclusioni: l’applicazione delle norme generale di prevenzione dell’infezione da SARS-Cov2 e la definizione di precisi percorsi intraospedalieri, unitamente all’applicazione di un protocollo di sorveglianza sanitaria ospedaliera ha permesso di limitare in maniera significativa i contagi all’interno dell’UO. Inoltre, la rapida identificazione degli OS positivi ha consentito un rapido isolamento evitando la diffusione dell’infezione ai PR e altri OS.   Bibliografia:

              1. COVID and gender resources. Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. https://coronavirus.jhu.edu/map.html

              2. ISS, Survey nazionale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie, 30 marzo 2020;

              3. Linee di indirizzo per le attività sanitarie nella fase 1, fase 2 e fase 3 della pandemia. Regione Umbria.

                Introduzione: la pandemia da SARS-Cov2 ha reso necessario mettere in atto drastiche misure di contenimento dell’infezione e contestualmente avviare un processo regolamentato di protezione degli operatori sanitari (OS) e dei pazienti ricoverati (PR)(1).   Obiettivo: verificare l’efficacia delle misure di sorveglianza sanitaria per infezione da SARS-COoV2 messe in atto a tutela degli OS e dei PR nella Cardiologia dell’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino (AUSL Umbria 1)(2).   Materiale e metodi: abbiamo condotto un’analisi retrospettiva, nel periodo 1 aprile 2020- 30 novembre 2021, su OS e PR nella nostra UO Cardiologia-UTIC. I protocolli utilizzati per la sorveglianza sanitaria prevedevano, in tutte le fasi della pandemia, le note misure generali di prevenzione (DPI, igiene mani, distanziamento, per-triage). Nella fase 1 della pandemia venivano effettuati, inoltre, tamponi molecolari ogni 14 gg agli OS e solo all’ingresso ai PR, nella fase 2 test antigenici ogni 5 giorni agli OS e tamponi molecolari all’ingresso e dopo 48 ore ai PR mentre nell’attuale fase 3 un test antigenico ogni 10 gg agli OS e ai PR un tampone molecolare a T0 e T2 e un test antigenico al 5° giorno e successivamente ogni 5 giorni(3).   Risultati: sono stati analizzati un totale di 320 soggetti, un campione di PR (n. 300, 15 pazienti mese) e tutti gli OS (n.20). Sono stati effettuati complessivamente 2658 tamponi (1088 molecolari e 1570 antigenici) e sono stati riscontrati solo due OS positivi nella sola fase 1 della pandemia, mentre nella fase 2 e 3 nessun OS o PR è risultato positivo.   Conclusioni: l’applicazione delle norme generale di prevenzione dell’infezione da SARS-Cov2 e la definizione di precisi percorsi intraospedalieri, unitamente all’applicazione di un protocollo di sorveglianza sanitaria ospedaliera ha permesso di limitare in maniera significativa i contagi all’interno dell’UO. Inoltre, la rapida identificazione degli OS positivi ha consentito un rapido isolamento evitando la diffusione dell’infezione ai PR e altri OS.   Bibliografia:

                1. COVID and gender resources. Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. https://coronavirus.jhu.edu/map.html

                2. ISS, Survey nazionale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie, 30 marzo 2020;

                3. Linee di indirizzo per le attività sanitarie nella fase 1, fase 2 e fase 3 della pandemia. Regione Umbria.

                  Introduzione: la pandemia da SARS-Cov2 ha reso necessario mettere in atto drastiche misure di contenimento dell’infezione e contestualmente avviare un processo regolamentato di protezione degli operatori sanitari (OS) e dei pazienti ricoverati (PR)(1).   Obiettivo: verificare l’efficacia delle misure di sorveglianza sanitaria per infezione da SARS-COoV2 messe in atto a tutela degli OS e dei PR nella Cardiologia dell’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino (AUSL Umbria 1)(2).   Materiale e metodi: abbiamo condotto un’analisi retrospettiva, nel periodo 1 aprile 2020- 30 novembre 2021, su OS e PR nella nostra UO Cardiologia-UTIC. I protocolli utilizzati per la sorveglianza sanitaria prevedevano, in tutte le fasi della pandemia, le note misure generali di prevenzione (DPI, igiene mani, distanziamento, per-triage). Nella fase 1 della pandemia venivano effettuati, inoltre, tamponi molecolari ogni 14 gg agli OS e solo all’ingresso ai PR, nella fase 2 test antigenici ogni 5 giorni agli OS e tamponi molecolari all’ingresso e dopo 48 ore ai PR mentre nell’attuale fase 3 un test antigenico ogni 10 gg agli OS e ai PR un tampone molecolare a T0 e T2 e un test antigenico al 5° giorno e successivamente ogni 5 giorni(3).   Risultati: sono stati analizzati un totale di 320 soggetti, un campione di PR (n. 300, 15 pazienti mese) e tutti gli OS (n.20). Sono stati effettuati complessivamente 2658 tamponi (1088 molecolari e 1570 antigenici) e sono stati riscontrati solo due OS positivi nella sola fase 1 della pandemia, mentre nella fase 2 e 3 nessun OS o PR è risultato positivo.   Conclusioni: l’applicazione delle norme generale di prevenzione dell’infezione da SARS-Cov2 e la definizione di precisi percorsi intraospedalieri, unitamente all’applicazione di un protocollo di sorveglianza sanitaria ospedaliera ha permesso di limitare in maniera significativa i contagi all’interno dell’UO. Inoltre, la rapida identificazione degli OS positivi ha consentito un rapido isolamento evitando la diffusione dell’infezione ai PR e altri OS.   Bibliografia:

                  1. COVID and gender resources. Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. https://coronavirus.jhu.edu/map.html

                  2. ISS, Survey nazionale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie, 30 marzo 2020;

                  3. Linee di indirizzo per le attività sanitarie nella fase 1, fase 2 e fase 3 della pandemia. Regione Umbria.

                    Introduzione: la pandemia da SARS-Cov2 ha reso necessario mettere in atto drastiche misure di contenimento dell’infezione e contestualmente avviare un processo regolamentato di protezione degli operatori sanitari (OS) e dei pazienti ricoverati (PR)(1).   Obiettivo: verificare l’efficacia delle misure di sorveglianza sanitaria per infezione da SARS-COoV2 messe in atto a tutela degli OS e dei PR nella Cardiologia dell’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino (AUSL Umbria 1)(2).   Materiale e metodi: abbiamo condotto un’analisi retrospettiva, nel periodo 1 aprile 2020- 30 novembre 2021, su OS e PR nella nostra UO Cardiologia-UTIC. I protocolli utilizzati per la sorveglianza sanitaria prevedevano, in tutte le fasi della pandemia, le note misure generali di prevenzione (DPI, igiene mani, distanziamento, per-triage). Nella fase 1 della pandemia venivano effettuati, inoltre, tamponi molecolari ogni 14 gg agli OS e solo all’ingresso ai PR, nella fase 2 test antigenici ogni 5 giorni agli OS e tamponi molecolari all’ingresso e dopo 48 ore ai PR mentre nell’attuale fase 3 un test antigenico ogni 10 gg agli OS e ai PR un tampone molecolare a T0 e T2 e un test antigenico al 5° giorno e successivamente ogni 5 giorni(3).   Risultati: sono stati analizzati un totale di 320 soggetti, un campione di PR (n. 300, 15 pazienti mese) e tutti gli OS (n.20). Sono stati effettuati complessivamente 2658 tamponi (1088 molecolari e 1570 antigenici) e sono stati riscontrati solo due OS positivi nella sola fase 1 della pandemia, mentre nella fase 2 e 3 nessun OS o PR è risultato positivo.   Conclusioni: l’applicazione delle norme generale di prevenzione dell’infezione da SARS-Cov2 e la definizione di precisi percorsi intraospedalieri, unitamente all’applicazione di un protocollo di sorveglianza sanitaria ospedaliera ha permesso di limitare in maniera significativa i contagi all’interno dell’UO. Inoltre, la rapida identificazione degli OS positivi ha consentito un rapido isolamento evitando la diffusione dell’infezione ai PR e altri OS.   Bibliografia:

                    1. COVID and gender resources. Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. https://coronavirus.jhu.edu/map.html

                    2. ISS, Survey nazionale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie, 30 marzo 2020;

                    3. Linee di indirizzo per le attività sanitarie nella fase 1, fase 2 e fase 3 della pandemia. Regione Umbria.

                      Introduzione: la pandemia da SARS-Cov2 ha reso necessario mettere in atto drastiche misure di contenimento dell’infezione e contestualmente avviare un processo regolamentato di protezione degli operatori sanitari (OS) e dei pazienti ricoverati (PR)(1).   Obiettivo: verificare l’efficacia delle misure di sorveglianza sanitaria per infezione da SARS-COoV2 messe in atto a tutela degli OS e dei PR nella Cardiologia dell’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino (AUSL Umbria 1)(2).   Materiale e metodi: abbiamo condotto un’analisi retrospettiva, nel periodo 1 aprile 2020- 30 novembre 2021, su OS e PR nella nostra UO Cardiologia-UTIC. I protocolli utilizzati per la sorveglianza sanitaria prevedevano, in tutte le fasi della pandemia, le note misure generali di prevenzione (DPI, igiene mani, distanziamento, per-triage). Nella fase 1 della pandemia venivano effettuati, inoltre, tamponi molecolari ogni 14 gg agli OS e solo all’ingresso ai PR, nella fase 2 test antigenici ogni 5 giorni agli OS e tamponi molecolari all’ingresso e dopo 48 ore ai PR mentre nell’attuale fase 3 un test antigenico ogni 10 gg agli OS e ai PR un tampone molecolare a T0 e T2 e un test antigenico al 5° giorno e successivamente ogni 5 giorni(3).   Risultati: sono stati analizzati un totale di 320 soggetti, un campione di PR (n. 300, 15 pazienti mese) e tutti gli OS (n.20). Sono stati effettuati complessivamente 2658 tamponi (1088 molecolari e 1570 antigenici) e sono stati riscontrati solo due OS positivi nella sola fase 1 della pandemia, mentre nella fase 2 e 3 nessun OS o PR è risultato positivo.   Conclusioni: l’applicazione delle norme generale di prevenzione dell’infezione da SARS-Cov2 e la definizione di precisi percorsi intraospedalieri, unitamente all’applicazione di un protocollo di sorveglianza sanitaria ospedaliera ha permesso di limitare in maniera significativa i contagi all’interno dell’UO. Inoltre, la rapida identificazione degli OS positivi ha consentito un rapido isolamento evitando la diffusione dell’infezione ai PR e altri OS.   Bibliografia:

                      1. COVID and gender resources. Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. https://coronavirus.jhu.edu/map.html

                      2. ISS, Survey nazionale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie, 30 marzo 2020;

                      3. Linee di indirizzo per le attività sanitarie nella fase 1, fase 2 e fase 3 della pandemia. Regione Umbria.