Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P351

HOLDING AREA E DEGENZA BREVE: UN NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO

M. Verde, L. Taberini, L. Macali , A. Stolfi, S. Matera, D. Gabrielli, S. Petrolati
AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI, AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI, AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI, AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI, AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI, AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI, AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI

Nell’A.O. San Camillo-Forlanini sono attive “Holding Area” (HA) dedicate, con funzione sia di allocazione rapida di pazienti (pz), che diversamente stazionerebbero a lungo in Pronto Soccorso (PS), creando sovraffollamento, che di ottimizzazione dei tempi di diagnosi e cura, grazie alla gestione diretta degli specialisti, riducendo così i ricoveri impropri. La nostra HA è impegnata a ricevere (weekend escluso) 3 pz/die destinati al ricovero in Cardiologia. Qui i pz vengono rivalutati e sottoposti rapidamente a ulteriori accertamenti specifici, tali da identificare coloro che possano essere avviati a percorsi alternativi (Day Hospital/Day Service) e coloro che invece devono essere ricoverati. Per questi ultimi l’HA permette di selezionare il percorso diagnostico/terapeutico più appropriato secondo il modello dell’intensità di cure: area critica (UTIC); degenza ordinaria; degenza breve (DB). Nel 2020 (206 giorni di apertura dell' HA cardiologica, al netto dei periodi di lockdown e chiusura estiva) sono stati ricoverati in HA cardiologica 402 pz provenienti dal PS. Il 20% di questi (81 pz) è stato destinato alla DB (disponibilità 2 posti letto/die, weekend escluso) mentre il 4.3% (17 pz) è stato avviato a percorsi ambulatoriali. Il 52% dei ricoverati in DB aveva patologia ischemica (SCA-NSTE a basso rischio, Sindrome Coronarica Cronica -SCC- con stress test positivo, dolore toracico dubbio con multipli fattori di rischio), il 33% patologia aritmica (66% tachiaritmie, 34% bradiaritmie) e il 12.6% scompenso (classe Killip I-III). L’HA ha ridotto la degenza media (DM) (per SCA-NSTE, ad esempio, da 5.1 giorni a 3.6) ed il tempo di attesa per procedure diagnostiche (ad esempio per coronarografia da 1.8 a 0.3 giorni). L’apertura della DB ha ulteriormente ridotto la durata della DM: 1,5 notti per la SCC (non indicata la necessità di rivascolarizzazione nel 68% dei casi); 1 notte nelle tachiaritmie (cardioversione elettrica nell’89% dei casi); 3.75 notti nelle bradiaritmie (impianto di PMK nel 55% dei pz). La DM complessiva in DB è risultata molto breve (2.5 notti) permettendo un rapido turnover anche con procedure a maggiore difficoltà. Pur persistendo ancora delle criticità (disponibilità di posti letto di DB limitata, settimana “corta”) i risultati ottenuti confermano la necessità di poter disporre di HA dedicate e specializzate per ridurre ricoveri impropri, contenere tempi di degenza ed aumentare l’appropriatezza delle cure.