Nell’A.O. San Camillo-Forlanini sono attive “Holding Area” (HA) dedicate, con funzione sia di allocazione rapida di pazienti (pz), che diversamente stazionerebbero a lungo in Pronto Soccorso (PS), creando sovraffollamento, che di ottimizzazione dei tempi di diagnosi e cura, grazie alla gestione diretta degli specialisti, riducendo così i ricoveri impropri. La nostra HA è impegnata a ricevere (weekend escluso) 3 pz/die destinati al ricovero in Cardiologia. Qui i pz vengono rivalutati e sottoposti rapidamente a ulteriori accertamenti specifici, tali da identificare coloro che possano essere avviati a percorsi alternativi (Day Hospital/Day Service) e coloro che invece devono essere ricoverati. Per questi ultimi l’HA permette di selezionare il percorso diagnostico/terapeutico più appropriato secondo il modello dell’intensità di cure: area critica (UTIC); degenza ordinaria; degenza breve (DB). Nel 2020 (206 giorni di apertura dell' HA cardiologica, al netto dei periodi di lockdown e chiusura estiva) sono stati ricoverati in HA cardiologica 402 pz provenienti dal PS. Il 20% di questi (81 pz) è stato destinato alla DB (disponibilità 2 posti letto/die, weekend escluso) mentre il 4.3% (17 pz) è stato avviato a percorsi ambulatoriali. Il 52% dei ricoverati in DB aveva patologia ischemica (SCA-NSTE a basso rischio, Sindrome Coronarica Cronica -SCC- con stress test positivo, dolore toracico dubbio con multipli fattori di rischio), il 33% patologia aritmica (66% tachiaritmie, 34% bradiaritmie) e il 12.6% scompenso (classe Killip I-III). L’HA ha ridotto la degenza media (DM) (per SCA-NSTE, ad esempio, da 5.1 giorni a 3.6) ed il tempo di attesa per procedure diagnostiche (ad esempio per coronarografia da 1.8 a 0.3 giorni). L’apertura della DB ha ulteriormente ridotto la durata della DM: 1,5 notti per la SCC (non indicata la necessità di rivascolarizzazione nel 68% dei casi); 1 notte nelle tachiaritmie (cardioversione elettrica nell’89% dei casi); 3.75 notti nelle bradiaritmie (impianto di PMK nel 55% dei pz). La DM complessiva in DB è risultata molto breve (2.5 notti) permettendo un rapido turnover anche con procedure a maggiore difficoltà. Pur persistendo ancora delle criticità (disponibilità di posti letto di DB limitata, settimana “corta”) i risultati ottenuti confermano la necessità di poter disporre di HA dedicate e specializzate per ridurre ricoveri impropri, contenere tempi di degenza ed aumentare l’appropriatezza delle cure.