Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

SGLT2i NEL REAL WORLD: DATI DEL PROGETTO PONTE SC (PDTA PER IL FOLLOW-UP INTEGRATO OSPEDALE TERRITORIO DEL PAZIENTE CON SCOMPENSO CARDIACO)

De Gennaro Luisa Bari(Bari) – Cardiologia Ospedale San Paolo | Grande Dario Terlizzi(Bari) – Ospedale Sarcone Terlizzi | Bulzis Gabriella Molfetta(Bari) – Ospedale Don Tonino Bello di Molfetta

Background Negli ultimi anni gli inibitori del cotrasporatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2i) dapaglifozin ed empaglifozin hanno dimostrato una significativa riduzione, in pazienti affetti da scompenso cardiaco a frazione d’eiezione ridotta, del rischio composito di mortalità cardiovascolare e/o di peggioramento dello scompenso cardiaco (SC). Trial più recenti hanno dimostrato un analogo beneficio anche in pazienti con frazione d’eiezione del ventricolo sinistro (FEVS) >40%. I dati real world su SGLT2i in pazienti con SC sono scarsi. Lo scopo dello studio è stato di valutare l’uso degli SGLT2i in una popolazione real world di pazienti affetti da SC. Materiali e metodi Sono stati considerati 527 pazienti consecutivi con SC, trattati con SGLT2i e con un follow up medio di almeno 6 mesi arruolati nel progetto PONTE SC (PDTA PER IL FOLLOW-UP INTEGRATO OSPEDALE TERRITORIO DEL PAZIENTE CON SCOMPENSO CARDIACO), modello assistenziale della regione Puglia basato su integrazione Ospedale-Territorio per ottimizzare la gestione del paziente dopo ospedalizzazione o arruolati in altre Cardiologie Pugliesi. Sono state valutate le caratteristiche demografiche, cliniche, laboratoristiche e strumentali e le variazioni di classe NYHA, di creatinina, di NTproBNP, di terapia, della FEVS prima e dopo l’inizio della terapia con SGLT2i. Risultati I 527 pazienti arruolati avevano un ‘età media di 67,40 anni, 75% erano ipertesi, 39% diabetici, 51% avevano una cardiopatia ischemica, 52% erano portatori di ICD, 35% erano affetti da fibrillazione atriale. 3,2% dei pazienti erano in classe NYHA I, 56,6% in classe NYHA II, 38,5% in classe NYHA III, 1,7% in classe NYHA IV. La FEVS media era 34,20% (63% dei pazienti avevano FEVS <35%), NT-proBNP 2606,86 pg/ml, creatinina 1,19 mg/dl. Il 95.1% assumeva betabloccanti, 75.5% antialdosteronici, il 52,7% ace inibitori/sartani, 55,1% ARNI. Dopo un follow up medio di 6 mesi si osservava una riduzione del numero di pazienti nelle classi NYHA III+IV dal 40,2 al 19,0% e un aumento di pazienti nelle classi NYHA I+II dal 59,8 al 81,0%, con un aumento della classe NYHA I dal 3,2% al 14,6%. Era inoltre aumentata la FEVS (34,20% vs 37,68%) e si riduceva l'assunzione di diuretico dell'ansa (83,9% dei pazienti vs 77,4%). La creatininemia rimaneva stabile (1,19 vs 1,21 mg/dl), mentre si riduceva il NTproBNP (2606,86 vs 1603,32 pg/ml). Conclusioni i dati dello studio confermano l'efficacia di a breve termine degli SGLT2i anche nel rela world.