Lo studio si è posto l'obiettivo di valutare, utilizzando dati di real-world, i costi sanitari diretti per il Sistema Sanitario Nazionale italiano dei pazienti trattati con farmaci ipolipemizzanti che raggiungono il target LDL (low–density lipoprotein) rispetto a quelli che non lo raggiungono, e di analizzare in questi ultimi i costi in base alla distanza dal target LDL .
È stata effettuata un'analisi osservazionale basata sui dati amministrativi e di laboratorio di un campione di Enti italiani. I pazienti sono stati inclusi se presentavano almeno un test LDL di laboratorio tra il 2012 e il 2019 e se erano in trattamento con farmaci ipolipemizzanti nei 6 mesi precedenti l'ultima rilevazione dei livelli LDL (data indice). I costi sanitari diretti annui medi sono stati valutati nei 12 mesi precedenti la data indice in termini di farmaci prescritti, ricoveri per tutte le cause e prestazioni ambulatoriali. La distanza dal target LDL è stata calcolata come differenza tra il livello LDL riscontrato nella data indice e il target LDL.
Il costo totale sanitario diretto medio annuo è stato tendenzialmente superiore nei pazienti che non hanno raggiunto il target LDL (€3.678) rispetto ai pazienti con raggiungimento del target LDL (€2.906), i cui costi sono stati principalmente rappresentati dalla spesa relativa ai ricoveri (€1.330) seguita dalla spesa per farmaci (€ 1.012) e prestazioni ambulatoriali (€563). I costi sanitari totali annui medi sono aumentati con la distanza dal target LDL, in particolare da €3.004 per i pazienti con una distanza del 10% dal target LDL fino a €4.823 per coloro che presentavano una distanza del 50% o più dal target LDL. Tale andamento è stato particolarmente evidente per la voce di costo relativa al ricovero, che è passata da €1.486 a €2.819 all'aumentare della distanza dal target LDL dal 10% a ≥50%.
I risultati del presente studio real-world hanno evidenziato un elevato burden economico per i pazienti che non raggiungono il target lipidico, con un trend ascendente all'aumentare della distanza dal target LDL. I dati presentati suggeriscono come nei pazienti che non raggiungono il target lipidico, la riduzione della distanza dal target LDL potrebbe avere un impatto positivo anche sugli esiti economici.